Alberto Bova

L’opposizione non ha problemi ad ospitare i cani randagi a Ferrara ma se li fa quando si tratta di accogliere i migranti. E’, a grandi linee, la provocazione lanciata dal consigliere comunale Alberto Bova (Ferrara Concreta) ai colleghi della minoranza.

Il motivo di questo controverso paragone, ovviamente provocatorio, è dato dalla seduta del consiglio comunale di lunedì dove l’opposizione ha approvato una convenzione che destina 10mila euro al Comune per ospitare nove cani del Comune di Voghiera al canile municipale di Ferrara. Ma, mezz’oretta più tardi, ha bocciato un ordine del giorno del Pd per la realizzazione di attività di volontariato finalizzate all’integrazione sociale dei richiedenti asilo.

“Sono indignato – annuncia Bova nel suo discusso intervento -: accettiamo 10mila euro all’anno per nove cani e poi stiamo a discutere dei 50 euro (per le attività di volontariato, ndr) o dei 34 euro (costo medio per l’accoglienza, ndr) che lo Stato nazionale dà al tessuto ferrarese per salvare persone che stanno morendo nel proprio paese di origine. Questa è una vergogna, per tutti noi, e se ho strumentalizzato questa situazione è solo per far capire l’ipocrisia delle persone”.

Un’accusa che fa subito smuovere i consiglieri di minoranza. “Il personalismo è un giochetto che non mi piace – replica subito Sergio Simeone (M5S): non si sta discutendo del coinvolgimento dei migranti nel tessuto ferrarese ma è in discussione come vengono impiegati i fondi per l’accoglienza”. Dello stesso parere anche Paolo Spath (FdI) secondo cui “attaccare l’opposizione che sta facendo il suo lavoro è stucchevole” e Vittorio Anselmi (FI) che parla di una “mossa disdicevole”.

“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire – replica a sua volta Bova -. I consiglieri di opposizione hanno capito l’oggetto del mio intervento ma fanno finta di non capire. E consiglio a Simeone di chiedere all’Asp come vengono spesi i 34 euro, prima di spendere 1100 euro a cane”.

Nonostante le scintille, l’ordine del giorno presentato da Renato Finco (PD) è stato approvato con i voti a favore di PD e FC; ovviamente contrari M5S, FI, FdI, Gol e Lega Nord. Il documento impegna l’amministrazione ad attivarsi per l’adesione del protocollo regionale al fine di incrementare le attività di volontariato da parte dei richiedenti asilo presenti nelle strutture di accoglienza del territorio comunale.

L’obiettivo del protocollo è poter coinvolgere un sempre più ampio numero di migranti in attività di volontariato e richiedere parte delle risorse regionali stanziate per tali interventi. Questo permetterebbe di incrementare i progetti di inserimento sociale già attivati a Ferrara che, oltre a coinvolgere il mondo del volontariato, si è spostato su attività socialmente utili come la pulizia del verde e dei beni comuni.

Un’iniziativa che, stando a quanto annunciato dalla consigliera comunale Chiara Sapigni, è destinata a crescere: “Attualmente sono coinvolti 146 migranti su 600 ospiti ma personalmente spererei che aumentassero ulteriormente – dichiara la Sapigni -, stimolando tutti i Comuni ad attivare questi lavori di pubblica utilità a favore dell’integrazione”.

Durante il consiglio comunale si è discusso anche dell’attuazione dell’intervento per la YoungERcard presentata dal vicesindaco Massimo Maisto (e approvata con i voti a favore di PD, SI, FC, M5S, astenuti FI); della richiesta di indagine epidemiologica sulla popolazione ferrarese esposta ai fumi dell’inceneritore proposta dalla consigliere Ilaria Morghen del M5S (respinta con il voto contrario del PD, a favore si sono espressi M5S, FI, FdI, Gol, Ln).

La consigliera pentastellata ha anche presentato una mozione sul ripristino del corretto utilizzo Camper Service (anche questa bocciata dal Pd, rispetto al voto favorevole di  M5S, FI, Lega nord). La seduta si è conclusa con una mozione sulla sicurezza e possibile rischio sanitario dei cittadini residenti nei pressi degli edifici abbandonati di via Scalambra e Maffino Maffi, illustrata da Claudio Fochi (M5S) e approvata all’unanimità.