Comacchio
1 Ottobre 2016
La società proprietaria dell'immobile chiese più volte il permesso per demolirlo ma il Comune rispose solo una settimana dopo l'evento

Palazzina crollò durante il mercato, solo una contravvenzione per il titolare

di Daniele Oppo | 2 min

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E' una replica che assomiglia molto a un'ammissione di colpa, quella che il Comune di Ferrara, attraverso il direttore generale Sandro Mazzatorta, invia come 'rettifica' al nostro quotidiano dopo l'inchiesta sui soldi dei ferraresi destinati all'emergenza Covid per l'ospedale di Cona. E' una nota nella quale, volontariamente o meno, il Comune conferma di essersi trattenuto il denaro delle donazioni

crollo-palazzina-3Comacchio. Una contravvenzione da 450 euro a fronte di un’accusa molto pesante, poi derubricata: quella di disastro doloso. Si chiude con una pena minima – l’oblazione estinguerà anche il reato – il processo a carico di Adolfo Mezzogori, legale rappresentate della società proprietaria di una palazzina diroccata, crollata il 24 luglio 2013 durante il mercato settimanale in centro a Comacchio. In quell’occasione rimasero ferite lievemente tre persone, colpite dai calcinacci.

Palazzina diroccata crolla durante il mercato

Il giudice Luca Marini ha accettato la richiesta dell’avvocato Alessandro Perotti di derubricazione del reato – viene contestata in sostanza la mancata messa in sicurezza dell’immobile (articolo 677 del codice penale) – e la condanna a una pena pecuniaria. In più è stata riconosciuta la buona fede: Mezzogori e la società da anni richiedevano al Comune il permesso per poter demolire l’immobile, senza mai ricevere risposta, se non una settimana dopo il crollo.

Durante il processo è emerso che il Comune effettivamente emise un’ordinanza per la messa in sicurezza, il problema è che non venne mai notificata a Mezzogori ma al vecchio proprietario. Nel frattempo di propria iniziativa aveva comunque già fatto eseguire alcune opere di messa in sicurezza, evidentemente non sufficienti ad evitare il crollo, ma comunque segno che non ci fu disinteresse totale per l’incolumità pubblica.

La procura non si è opposta alla richiesta della difesa, e una volta che verrà pagata la contravvenzione il reato si estinguerà.

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