Un tour virtuale tra le sale del museo civico di Storia Naturale di Ferrara. E’ quello che si potrà vivere su “Google Arts & Culture”, la piattaforma per la diffusione del patrimonio culturale museale che Google Cultural Institute ha dedicato ai musei di storia naturale del mondo, in cui è stato inserito anche il museo ferrarese di via De Pisis.
Da oggi è infatti possibile una visita 2.0 in street view del percorso espositivo del museo di Storia Naturale, arricchito da una galleria di 100 immagini ad alta risoluzione di vari reperti e un’esposizione dedicata all’indagine del rapporto fra arte e scienza che l’istituto ha curato negli ultimi anni.
Nel futuro si prevede di ampliare il progetto sviluppando il settore del museo “nascosto”, dedicando esposizioni ai materiali custoditi nei depositi non aperti al pubblico, alle attività di ricerca sul campo e in laboratorio e a tante altre attività che cresceranno nel tempo.
Il super-museo virtuale, disponibile qui, è visitabile anche da smartphone e tablet. Attualmente sono 60 i musei di storia naturale di 15 Paesi presenti sulla piattaforma, di cui sette gli italiani (museo di Storia Naturale di Ferrara, museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata, l’Accademia dei Fisiocritici di Siena, il museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, il Muse – Museo delle Scienze di Trento, i musei civici di Reggio Emilia e il nuseo di Storia Naturale di Venezia).
Le tecnologie messe a disposizione da Google per questo progetto permettono di realizzare esperienze in realtà virtuale a 360° fruibili grazie ai visori Google Cardboard come quelle che hanno dato “nuova vita” agli scheletri fossili di due animali ormai estinti, il Rhomaleosaurus del museo di Storia Naturale di Londra e il Giraffatitan di Berlino. E’ disponibile la Timeline interattiva, che permette di tornare indietro nel tempo di 4,6 miliardi di anni e di ripercorrere tutta la storia naturale della terra.
Alla conferenza di presentazione del progetto – in cui sono intervenuti il direttore del museo civico di Storia Naturale Stefano Mazzotti, Carla Corazza ed Enrico Trevisani dello staff scientifico Mcsn e il collaboratore Marco Caselli – è stata poi annunciata l’apertura straordinaria serale di venerdì 30 settembre per celebrare “La notte dei ricercatori”.
L’iniziativa, promossa dalla Commissione Europea, coinvolge ogni anno migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i Paesi europei nell’intento di creare occasioni di incontro tra ricercatori e cittadini per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale e stimolante.
Il museo di Storia Naturale aprirà al pubblico di tutte le età con ingresso gratuito dalle 21 alle 23, per far conoscere da vicino quali ricerche e studi il personale scientifico del museo ferrarese svolge sul territorio.
Lungo l’itinerario espositivo saranno allestiti i “tavoli delle scienze naturali” dedicati alle scienze della terra, all’ecologia, all’entomologia e alla zoologia, dove i ricercatori del museo presenteranno materiali e reperti delle collezioni di studio, normalmente non accessibili al pubblico, illustrando con l’ausilio di vari strumenti e attrezzature come si svolgono le attività di ricerca in ciascuno dei rispettivi ambiti di specializzazione.
Nel corso della serata il pubblico verrà sensibilizzato ai progetti di scienza partecipata ‘Citizen Science’ del museo, il cui lancio avverrà nell’occasione: “Delta Road Kill”, “La biodiversità dei maceri”, ” La Biodiversità delle dune”, e “Cosmos” sul monitoraggio dei molluschi.
Adulti e bambini potranno poi provare in anteprima il percorso virtuale del museo in street view di Google Arts&Culture con la lavagna multimediale interattiva e curiosare nel laboratorio di microscopia.
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