Hub urbani e di prossimità a Terre del Reno
Il Comune di Terre del Reno ha avviato un percorso organico e partecipato per la candidatura di alcune aree del territorio quali hub urbani e di prossimità
Il Comune di Terre del Reno ha avviato un percorso organico e partecipato per la candidatura di alcune aree del territorio quali hub urbani e di prossimità
Il Comune di Terre del Reno ha avviato fase teorica del progetto di educazione stradale. Il programma coinvolge le scuole di Dosso, Sant’Agostino, San Carlo e Mirabello
Nel pomeriggio dello scorso 3 dicembre, i carabinieri della Stazione di Terre del Reno hanno arrestato un 38enne destinatario di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura di Ferrara per maltrattamenti in famiglia
L’Amministrazione comunale di Terre del Reno annuncia un programma di iniziative dedicate ai più piccoli in occasione delle festività natalizie, con una proposta che unisce tradizione e innovazione grazie all’arrivo dei visori di realtà virtuale e delle giostrine tematizzate
"Da oggi per Tecopress si apre una nuova pagina su cui scrivere un rinnovato quadro di continuità produttiva e salvaguardia occupazionale". Con queste parole il vicepresidente della Regione, Vincenzo Colla, e l’assessore al Lavoro, Giovanni Paglia, sanciscono il completamento del salvataggio della Tecopress
Dosso. “Il piano industriale di Ferroli deve essere ritirato”, “i lavoratori devono essere tutelati”, “lo stabilimento Lamborghini Calor deve continuare ad esistere”. Sono solo alcuni degli slogan che accompagneranno lo sciopero di 8 ore con presidio che si terrà oggi, martedì 26 luglio, dalle 7.30 alle 12.30 davanti allo stabilimento Lamborghini Calor di Dosso.
“Il piano industriale che ci è stato presentato a San Bonifacio il 20 luglio scorso è ritenuto, da tutti i 1209 dipendenti del gruppo Ferroli in Italia, irricevibile – ricorda Samuele Lodi, segretario provinciale Fiom Cgil Ferrara -. L’idea che per assecondare il fondo Oxy e le banche sia necessario passare attraverso il licenziamento di 600 persone è da respingere senza esitazioni”.
Le condizioni definite poi per la Lamborghini Calor “sono ancora peggiori della situazione generale”. “La dichiarazione di un esubero del 50% dei dipendenti (cioè 44 su 88) e la dichiarazione di voler spostare il restante 50% degli addetti negli stabilimenti di San Bonifacio, alle porte di Verona, chiudendo definitivamente alla fine del 2017 lo stabilimento di Dosso – spiega Lodi – equivale a determinare una condizione nella quale tutti gli 88 dipendenti risulteranno esuberi, considerando poco probabile trovare lavoratrici e lavoratori disponibili a trasferirsi nel veronese stravolgendo, così, le vite proprie e delle famiglie”.
E tutto questo “in una provincia che ha già pagato un prezzo carissimo alla crisi di questi ultimi 10 anni – commenta il segretario provinciale Fiom -: Romagna Ruote-Fpi, Bbs-Igs, Oerlikon Graziano, Fonderie Melter, Watts Industries, Felisatti, Stayer, Decotrain, Ce.Car.Fer, Roter… sono tutte aziende metalmeccaniche che hanno cessato l’attività lasciando in eredità al territorio centinaia di disoccupati”.
“Lamborghini Calor deve avere una prospettiva diversa – conclude la Fiom Cgil -. Non ci può essere rassegnazione rispetto un piano che, ancora una volta, fa pagare le conseguenze ai lavoratori di strategie industriali sciagurate, che negli anni hanno prodotto un debito spaventoso al gruppo, e del sistema delle banche che, cinicamente, concede tanto più finanziamenti a chi tanto più licenzia. Il piano industriale di Ferroli deve essere ritirato. Ci vuole un nuovo piano che tuteli l’occupazione e dia prospettive produttive a tutti gli stabilimenti del gruppo, Lamborghini compresa”.
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