Dosso. Nubi scure si addensano sul futuro degli 88 dipendenti della Lamborghini Calor di Dosso, azienda del Gruppo Ferroli che ha sedi in Italia e all’estero. La direzione aziendale del gruppo Ferroli ha presentato ieri, mercoledì 20 luglio, alle delegazioni sindacali di Ferrara, Verona, Belluno e Torino, un piano industriale che prevede 600 esuberi in Italia (su 1200 dipendenti) e 150 all’estero, annunciando la chiusura dello stabilimento di Dosso entro la fine del 2017.
“Per gli 88 dipendenti – spiega Samuele Lodi, segretario provinciale Fiom – l’azienda ha annunciato un 50% di esuberi, mentre per l’altro 50% la possibilità è di trasferirsi nello stabilimento di Verona con la chiusura di Dosso. La situazione è grave”.
Questa mattina i lavoratori sono scesi in sciopero e si sono tenute le assemblee con i sindacati, al termine delle quali è stato proclamato uno sciopero di otto ore per martedì 26 luglio con presidio davanti allo stabilimento.
L’attenzione sul futuro degli 88 dipendenti della Lamborghini Calor di Dosso è alta anche in regione. Paolo Calvano e Marcella Zappaterra, consiglieri Pd, presenteranno a riguardo un’interrogazione urgente alla Giunta.
“La sede di Dosso, la ex Lamborghini Calor – riportano i due consiglieri regionali – sarebbe destinata a chiudere a fine 2017. I sindacati, così come gli 88 dipendenti di Dosso vivono giustamente con apprensione questa fase che, a quanto comunicato dall’azienda, sarebbe l’unica risposta a un drastico calo delle vendite registrato nei primi mesi del 2016, pochi mesi dopo il riavvio della produzione che per lunghi mesi era stata sospesa. Considerate le dimensioni del gruppo, abbiamo ritenuto opportuno rivolgerci alla Giunta regionale per chiedere se l’Emilia-Romagna possa farsi carico della questione e sollecitare il Governo ad attivare un tavolo di crisi nazionale”.
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