Attualità
17 Luglio 2016
Giordano e Raffaella insieme ai due figli raccontano questo viaggio attraverso 4 continenti

Una famiglia ferrarese a ‘zonzo’ per il mondo

di Redazione | 2 min

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4azonzoIl giro del mondo… in famiglia. E’ lo straordinario viaggio intrapreso da una famiglia ferrarese che nel giugno dell’anno scorso è partita per questa avventura, che li ha portati a mangiare patatine nella savana assieme a un guerriero Masai o una minestrina in cima ad un ghiacciaio delle Ande, a pedalare per chilometri in Laos e a perdersi nella metro di Tokyo.

Ora che il viaggio è finito, i “4aZonZo” – questo il nome di ‘battaglia’ dei protagonisti Giordano e Raffaella, rispettivamente di 41 e 40 anni, insieme ai due figli Max di 11 anni e Mael di 8 – hanno deciso di scrivere un libro su questa indimenticabile esperienza attraverso quattro continenti.

“L’opera vuole essere una testimonianza ironica e profonda di un viaggio fatto senza essere supereroi” raccontano i familiari, il cui anno sabbatico è iniziato per caso. “Era una di quelle cose di cui parlavamo da tanto tempo, come fanno prima o poi tutti quelli che hanno avuto una brutta giornata e sognano di mollare tutto e partire” ricordano i genitori che, in questa spedizione, si sono portati dietro anche i loro bambini che non sono rimasti indietro nel programma scolastico grazie all’istruzione parentale.

4azonzo“In un anno abbiamo raccontato, fotografato, incontrato e imparato. All’inizio non pensavamo di scrivere un libro – raccontano i turisti del mondo – ma poi abbiamo scoperto che un bel pezzo di quella storia c’era già e che avevamo voglia di condividerla con chi un viaggio così vorrebbe proprio farlo e con chi è certo che non lo farà mai”.

E così è uscito un libro “che non sarà un manuale, né una guida, né un diario – anticipano gli autori – ma un po’ di tutto condito dall’ironia che ci ha aiutato a passare momenti duri e momenti di pura gioia. Un gran finale per cui Bookabook ha lanciato una campagna di crowdfunding, una raccolta fondi per poter pubblicare il volume.

“Ci vogliono 2000 euro, se l’obbiettivo di raccolta fondi è raggiunto significa che esiste un pubblico che lo leggerà dunque il libro vedrà la luce e l’editore lo porterà in giro, ne farà la distribuzione e così via. Se l’obbiettivo non è raggiunto i sostenitori ricevono indietro il loro contributo” concludono i quattro viaggiatori che sperano di poter vedere la loro incredibile esperienza su carta.

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