di Carolina Fiorini
È un restyling che nasce dall’esigenza di aver più spazio, in particolar modo legato all’aumento della proposta commerciale, ma nasce anche dalla necessità di confermare il presidio culturale ed artistico del palazzo San Crispino.
La libreria di piazza Trento Trieste ha mobili nuovi più flessibili e contenitivi, un nuovo banco per l’acquisto dell’usato, rifatte anche le scale interne, le porte d’ingresso, i banchi cassa, una nuova area di lettura ed una zona d’esposizione dedicata ai libri su Ferrara e agli autori ferraresi. Inoltre, una nuova mappa esposta all’entrata indica la disposizione dei generi letterari sui quattro piano della libreria, mentre al quarto piano è presente uno spazio dedicato all’allattamento.
Ma il lavoro più importante, e dal risultato più suggestivo, è il restauro delle paraste calcaree all’interno dell’antica loggia dei Callegari, risalenti all’epoca medievale: “Una libreria non può solo considerarsi un’impresa commerciale. È anche, e deve sentirsi, un presidio culturale” afferma la direttrice della libreria Patrizia Ricci durante la presentazione del recente restyling.
Il risultato dell’intervento di restauro si colloca come attenta sinergia fra la volontà commerciale, la conservazione storica ed artistica fortemente caratterizzata dagli elementi contemporanei.
“Lo spirito è stato quello di restituire le paraste medievali al patrimonio artistico della città – continua – anche a scapito dei 20 metri lineari d’esposizione che abbiamo dovuto riorganizzare”. L’intervento di restauro è stato curato dall’architetto Paolo Arveda e grazie al sostegno di Edoardo Scoscia, presidente ed amministratore del gruppo Libraccio.
Inoltre, la libreria avrà un’ulteriore funzione sociale grazie allo spazio dedicato all’allattamento: il gruppo di auto-mutuo aiuto “AllattiAMOlo”, fondato nel 2010, si prefigge di creare una rete di luoghi pubblici idonei all’allattamento senza l’obbligo di acquisto, e la risposta di Ibs è stata l’allestimento di uno “spazio mamma&bebè”.
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