A colloquio con il direttore dell’agenzia Carife di corso Martiri della Libertà, per chiedere un finanziamento per uno dei risparmiatori ‘azzerati’ di Carife. Ha sortito gli effetti sperati l’incontro del comitato ‘No Salvabanche’, che sono riusciti a ottenere l’ok dalla filiale per sbloccare un prestito al signor Giosuè, 86 anni e un capitale finanziario di circa 35mila euro completamente azzerato dal decreto Salva-banche.
Una situazione talmente drammatica che l’anziano ferrarese non disponeva nemmeno più delle risorse necessarie a pagarsi il sostentamento e le bollette di casa. La richiesta del comitato era quindi dovuta alla situazione di estrema necessità del pensionato, che riceverà ora 1.800 euro per poter provvedere ai propri bisogni immediati. “Alla fine dell’inverno sono arrivate le ‘mazzate’ di Hera – spiega Giovanna Mazzoni -. Il direttore è stato estremamente ragionevole e ci ha detto che cercherà di fare in modo di arginare la situazione di Giosuè. Ci ha parlato di poter aprire una linea di credito, con qualche sconfinamento ed elasticità di cassa”.
Ma oltre alle necessità immediate del singolo risparmiatore, il comitato torna a pungere anche dal punto di vista più ampio dei rimborsi generalizzati: “Dopo mesi di silenzi, attese, rimandi e smentite, il governo ha emanato il decreto sul rimborso dei risparmi azzerati. Il risultato si è mantenuto in linea con le previsioni: la montagna ha partorito il topolino”. Le richieste del gruppo sono chiare “saremo soddisfatti solo se e quando otterremo un risarcimento completo e generalizzato. Ciò che ci hanno rubato, infatti, non ci è stato regalato, né è stato messo da parte con pratiche speculative: esso è il frutto di anni di sacrifici, di sudore buttato, di lavoro volto a garantire un futuro tranquillo a noi e ai nostri cari: nessuno ci ha mai regalato nulla”.
E in attesa di una soluzione completa, i risparmiatori chiedono anche alle banche di istituire dei “fondi di soccorso per le persone in momentanea difficoltà”, in modo da prevenire le situazioni come quella patita dal pensionato 86enne. “Il primo passo è stato compiuto, ora è necessario non rallentare – affermano i membri del comitato -. Per questo rilanciamo con un incontro pubblico che si terrà martedì 31 maggio alle 21 alla Sala della Musica di via Boccaleone. per discutere insieme dei passi successivi da mettere in campo. Una cosa deve essere chiara: avranno azzerato i nostri risparmi, ma non azzereranno le nostre voci e la nostra voglia di riprenderci ciò che è nostro”.
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