di Marcello Celeghini
Jolanda di Savoia. L’agricoltura 4.0 sbarca in Italia grazie alla partnership tra Bonifiche Ferraresi e John Deere. L’importante accordo, celebrato ieri pomeriggio negli spazi aziendali di via Cavicchini con la consegna delle prime venti macchine agricole, consentirà a Bonifiche Ferraresi, la più grande azienda agricola italiana, di adottare i più moderni sistemi di coltivazione oggi esistenti al mondo. L’imponente investimento dell’azienda ferrarese porterà su i 5500 ettari di proprietà, sparsi in molte regioni italiane, le più innovative soluzioni per l’agricoltura di precisione e lo sviluppo del concetto di sostenibilità della produzione.
La partnership tra John Deere, la più importante multinazionale al mondo nella fornitura di prodotti e servizi avanzati rivolti al settore agricolo, e Bonifiche Ferraresi porterà al più importante rinnovamento del parco macchine a livello europeo di un’azienda agricola e darà nuova linfa a tutto il settore agricolo italiano. Di questo ne è certo il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, presente alla cerimonia in rappresentanza di tutto il Governo. “Fino a pochi anni fa parlare di agricoltura era parlare di qualcosa di antico, qualcosa che richiamava ricordi di fatica e sudore che rendevano il settore poco credibile nei confronti della modernità. Ricordo ancora- racconta Maurizio Martina- che quando ero adolescente chi si iscriveva come me all’istituto agrario era considerato di serie b. Questo perché l’agricoltura era ancora pesantemente legata da pregiudizi e luoghi comuni. Oggi invece l’agricoltura è il motore per lo sviluppo dell’Italia, è un settore che concilia la produzione all’innovazione, alla ricerca. Bonifiche Ferraresi è un colosso italiano e quindi noi cercheremo di aiutarla e sostenerla per far si che consolidi sempre più la propria posizione in Europa. Nel settore agricolo i problemi non mancano, è inutile nasconderlo- ammette il ministro-, ma abbiamo anche eccellenze come Bonifiche Ferraresi”.
Anche dalle parole dell’amministratore delegato di Bonifiche Ferraresi, Federico Vecchioni, si percepisce come questo accordo apra una nuova strada per la società. “L’evento di oggi rappresenta un altro importante passo nel nuovo corso di Bonifiche Ferraresi, un percorso che porterà la società a divenire il soggetto trainante di tutto il settore agricolo italiano e il pivot di progetti di ricerca e innovazione ‘in campo’ con i principali centri di ricerca nazionali e internazionali applicati al settore. Essere oggi grandi in agricoltura- rivela Vecchioni- significa abbinare la qualità e l’innovazione alla tradizione”. Parole di elogio per la partnership anche dal vice presidente della John Deere, l’americano James F. Orr. “Riteniamo fondamentale la cooperazione tra la più grande azienda agricola italiana e la più importante multinazionale che fabbrica mezzi agricoli. John Deere vuole alimentare il pianeta in modo sostenibile applicando le innovazioni introdotte dall’agricoltura 4.0, senza dimenticare il nostro filo conduttore da 178 anni, ovvero le persone”.
Molto folta la platea istituzionale venuta a presenziare alla consegna delle prime macchine agricole. “Un investimento che da un valore aggiunto a tutto il territorio provinciale- commenta il presidente della Provincia Tiziano Tagliani-. Questo è un territorio che ha sempre fatto della cooperazione, dell’innovazione e del lavoro i propri simboli, la nuova vita di Bonifiche Ferraresi ci sembra stia andando proprio nella direzione giusta ovvero a recuperare queste tre caratteristiche fondamentali”. A ribadire l’importanza per Jolanda di Savoia nell’avere un’azienda come Bonifiche Ferraresi ci ha pensato la sindaca Elisa Trombin. “Centoventi anni fa attorno a voi non vi era altro che fango e acqua. Allora come oggi, la Società Bonifica investì nel potenziale di questa zona, prosciugando e coltivando la terra. Oggi l’80% dell’economia di Jolanda è agricoltura, ben il 40% di questa è Bonifiche Ferraresi. È ammirabile- conclude Trombin- che vi sia un progetto capace di creare una simbiosi tra i valori del passato e l’avanguardia delle tecnologie”.
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