Il 13 maggio alle 18,30, presso la sala consigliare del Comune di Portomaggiore, ci sarà la presentazione del libro sulla carriera sportiva del noto campione ferrarese Dino Bruni.
“Dino Bruni. Il piacere della sfida”, a cura di Luciano Boccaccini, non è un libro sul ciclismo ma è la storia di un uomo, Dino Bruni da Portomaggiore, che ha corso da professionista dal ’56 al 1964, indossando anche la maglia rosa per un giorno.
La storia di questo atleta esemplare e benvoluto, ma soprattutto uomo giusto e leale, è racchiusa nell’ultimo libro del giornalista comacchiese Boccaccini, edito da Il Fiorino con il supporto di Fideuram.
“Pur essendo figlio del suo tempo, Dino, nonostante i suoi 84 anni suonati, sta vivendo la sua quinta giovinezza – racconta l’autore -. In francese 80 si dice “quatre vingt” (quattro volte 20). Ecco perché Dino Bruni, che al Tour vanta ben 3 vittorie di tappa, si appresta a vivere la sua ennesima gioventù.
“Ferrara è la città della bicicletta per eccellenza – prosegue Boccaccini – ma non certo la città del ciclismo, anche se questo popolarissimo sport, nella città estense ha avuto un ruolo importante. Eppure, se ripercorriamo la storia del ciclismo ferrarese, di nomi come quello di Dino Bruni non ce ne sono tanti”.
Lui rimane il ciclista ferrarese più importante, e per il numero di affermazioni ottenute da professionista, ben trenta, e per la qualità dei suoi successi. Basti pensare alla prima maglia rosa ottenuta al Giro d’Italia 1960, alle due tappe al Tour del 1959, al termine del quale è stato il corridore italiano che ha vinto più tappe.
Inoltre Bruni ha partecipato a due edizioni dei Giochi Olimpici (Helsinki 1952 e Melbourne 1956). Si è preso la soddisfazione di battere qualche volta i migliori sprinter del mondo: Van Steenbergen, Poblet, Van Looy. Per non parlare di quello che è riuscito a fare prima di passare al professionismo: campione italiano allievi (1950), medaglia di bronzo ai mondiali dilettanti (1955).
Il resto si può leggere nelle pagine del libro. Dino racconta e si racconta in prima persona, partendo da lontano: da quando cioè, all’età di otto anni, si alzava alle cinque del mattino e dava un aiuto al padre nella mungitura delle mucche da latte. Studiava e lavorava sodo. Non si tirava mai indietro. La sua vita è stata una continua sfida. Il protagonista ha più volte ripetuto una frase, che è poi diventata il titolo di questo libro: “Mi è sempre piaciuta la sfida”.
Luciano Boccaccini vive e lavora a Comacchio. Giornalista pubblicista, laureato in storia all’Università di Bologna, ha collaborato e collabora con diverse testate (Il Resto del Carlino, Bicisport). Da sempre coltiva tre grandi passioni: la scrittura (oltre 30 libri al suo attivo), la lettura (possiede una biblioteca con oltre 13mila volumi) e la bici (14mila km all’anno).
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