C’è anche un ferrarese tra i primi cento nomi italiani della lista “Panama Papers”, pubblicata dal settimanale L’Espresso. È quello di Antonio Daniele, classificato come “imprenditore settore auto”.

La società offshore a lui collegate si chiamano Apda Holding Gmbh Ltd e Apda Service Ltd, con sede nelle Bahamas e Isole Seychelles.
Il nome di Antonio Daniele compare poi in oltre trenta società, sia come shareholder, sia come intermediario. Mentre la sua società italiana nasce come associazione di operatori del settore (Associazione Piccoli Distributori Automobili) per vendere e noleggiare vetture direttamente dalle case madri.

Ma di informazioni legate a Ferrara sull’imprenditore Antonio Daniele sembrano infatti non essercene, non recenti almeno: non risulta nessuna impresa a lui legata nelle liste della Camera di Commercio, né si trovano informazioni che lo riguardino e sul suo legame con la città estense, o con la provincia, anche di natura non strettamente commerciale, fatto salvo per un indirizzo in via Luciano Chailly, dove però l’uomo non risiederebbe.

Certo è che se quello di Antonio Daniele è il nome più importante dei ‘ferraresi’ che hanno fatto affari nei paradisi fiscali c’è poco da raccontare. Ma, a parte il fatto che la lista dell’Espresso al momento è parziale, è possibile che il nome sia stato legato in passato con la nostra provincia e che nei documenti in mano de L’Espresso sia conservata quella traccia. Panama Papers – la più grande fuga di informazioni mai verificatasi nella storia, con 11,5 milioni di file (per 2.6 terabytes di dati) su 214mila compagnie offshore legate a persone provenienti da più di 200 Paesi – riguarda infatti ben 40 anni di attività dello studio legale Mossack Fonseca di Panama, uno dei maggiori esperti di paradisi fiscali.

Purtroppo però, non avendo in mano i documenti in possesso del settimanale (che, pare, verranno almeno parzialmente pubblicati a maggio), né essendoci alcuna indicazione sulle attività messe in atto nei paradisi fiscali, è difficile trovare conferme.

Anche alle forze dell’ordine non risultano ‘dossier’ collegati a questo fantomatico Antonio Daniele. Il nominativo compare invece collegato sí al settore auto, ma residente e operante in tutt’altra provincia.