Politica
25 Marzo 2016
Il meet-up esprime le proprie perplessità sulle condizioni della struttura e i piani di recupero

Cittadini 5 Stelle: “Darsena City, un mistero irrisolto”

di Redazione | 4 min

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I ‘Cittadini 5 Stelle’ prendono parola attraverso un comunicato per denunciare la situazione del Darsena City, a rischio degrado a causa dello stato di abbandono e i cui progetti di riqualificazione non incontrano l’entusiasmo degli attivisti. “In pieno fermento per l’approvazione del Poc (piano operativo comunale), che da qui ai prossimi cinque anni “dovrebbe” essere destinato ad apportare importanti migliorie al già complicato ambito urbano ferrarese – affermano i 5 Stelle -, andiamo a scoprire che già diverse società e singoli imprenditori, hanno inviato un totale di quarantasette proposte sul riutilizzo e la creazione di vecchie e nuove attività in varie aree della città estense. Una delle zone in questione é il famigerato Darsena city: ed é proprio il caso di chiamarlo famigerato, dal momento che ancora oggi, a dodici anni dalla sua nascita, rimane uno di quegli oscuri e sconosciuti misteri destinati a rimanere irrisolti per molto tempo”.

Secondo gli attivisti “in questi anni l’area in questione, dopo l’apertura nel lontano 2004, ha subito un graduale quanto inesorabile declino: tra l’invasione di erbacce tutt’attorno all’area, degna di un campo coltivato a maggese, transenne presenti un po’ ovunque, appartamenti sfitti e un grigiume che poco ha a che fare con le bellezze lasciateci in eredità dai nostri antenati, lo scenario appare apocalittico, degno dei migliori film di G.A.Romero. Il progressivo abbandono del centro (ad oggi la galleria assume le sembianze più di un camposanto, senza attività commerciali e sempre meno spettatori del cinema nelle ore serali) é lento ed inesorabile. Diventa a questo punto fondamentale ripercorrere quanto tutto ciò comportò per l’intera città: nessuno in questi anni ha analizzato quanto fosse discutibile l’apertura di una multisala in quella zona, con buona pace per i cinema storici del centro, che di li a poco hanno visto le serrande abbassarsi definitivamente. Nessuno ci ha spiegato che, data la presenza di centri già esistenti ed avviati, neanche la nascita dell’ennesimo centro commerciale poteva non essere una grandissima idea per il rilancio dell’area”.

Questa idea per i pentastellati “si potrebbe tuttalpiù interpretare come un malsano e fantascientifico tentativo di sostituire la popolazione ferrarese, che negli ultimi anni sta registrando un’inquietante e progressivo calo demografico, con certi commerciali. Ritornando alle quarantasette proposte pervenute, delle quali l’amministrazione comunale pare abbia fatto già una prima scrematura (si legge infatti che 33 risultano ammissibili, mentre le restanti 14 non “corrispondono ai contenuti individuati dal consiglio”); salta subito all’occhio quello che dovrebbe essere il destino del Darsena City, ovvero il progetto cercherà di rivitalizzare l’area attraverso la costituzione dell’ennesimo centro commerciale, che questa volta dovrebbe impiegare tutto l’intero piano terra (ad oggi ospita già un Supermarket). Sarebbe carino a questo punto che i nostri amministratori assieme a tutta l’opposizione che a tratti da l’impressione di fungere da semplice “scalda-poltrone”, rendesse pubblici tutti e 47 i progetti pervenuti, così da dare la possibilità ai cittadini di leggere e giudicare, magari valutando anche l’operato dell’amministrazione in base alla scelta fatta, insomma, quali sono le famose proposte che ‘corrispondono ai contenuti individuati dal consiglio'”.

Secondo gli attivisti la speranza é più che legittima, dato che “in questi anni le scelte fatte, non esattamente vincenti, hanno ripercorso la dinamica tutta italiana in cui a fare le spese dei faraonici flop imprenditoriali sono, per due volte i cittadini, prima come correntisti delle banche che li hanno finanziati, in questo caso CariFe, poi come cittadini le cui amministrazioni si devono occupare di incentivare, pianificare, quando non finanziare, la riqualificazione. Ciò che ora salta più all’occhio é com’é ridotta una zona alquanto centrale ed abitata, e che inevitabilmente si é traformata ad alto rischio di spaccio e prostituzione, assieme alla “Zona Stadio”, e al desolato parcheggio Ex Mof, ormai in completa balia dei parcheggiatori abusivi, che con estrema creatività ogni giorno, sotto l’occhio per niente vigile di FerraraTua, si reinventato viabilità e parcheggi, facendo di Ferrara tutto fuorchè una città sicura”.

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