Cronaca
22 Marzo 2016
Giulio Barbieri: "Abbiamo evitato le bombe per 10 minuti". Diego Marani: "Hanno colpito sotto il mio ufficio". Guido Cagnoni tranquillizza: "Sto bene e al sicuro".

Attentati a Bruxelles, ferraresi in Belgio sconvolti

di Redazione | 3 min

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bruxellesNon dovrebbero esserci ferraresi coinvolti nell’attacco terroristico di questa mattina a Bruxelles, quando alle ore 8 sono si sono verificate due esplosioni all’aeroporto Zaventem e, un’ora dopo, altre due bombe sono esplose alle fermate di Metro Maelbeek e Schuman. Secondo un primo bilancio vi sarebbero 13 morti e 25 feriti, mentre le stime della polizia sono più prudenti.

Un attacco terroristico avvenuto a distanza di tre giorni dall’arresto di Salah Abdeslam, il principale ricercato degli attentati di Parigi dello scorso 13 novembre.

Diego Marani

Diego Marani

Fra i ferraresi che attualmente vivono a Bruxelles c’è lo scrittore e glottoteta Diego Marani che lavora come funzionario alla Commissione Europea. Fin dai primi minuti dopo gli attentati ha rassicurato i propri cari e gli amici dal suo profilo Facebook: “Stiamo bene. Ma stavolta hanno colpito in luoghi che frequento spesso, proprio sotto il mio ufficio…”.

Giulio Barbieri

Giulio Barbieri

Questa mattina stava inoltre atterrando all’aeroporto di Bruxelles il noto imprenditore ferrarese Giulio Barbieri, ma a causa degli attentati il suo aereo non ha ottenuto l’autorizzazione all’atterraggio e ha dovuto riprendere quota per puntare sul più sicuro aeroporto olandese di Maastricht: “L’aereo con il quale volavo Milano Bruxelles era in fase di atterraggio – scrive su Facebook – ha ripreso quota è ci ha portati a Maastrich. Abbiamo evitato le bombe per 10 minuti. Ora stiamo ripartendo per tornare a Milano, in Belgio il caos. È andata bene!”.

Guido Cagnoni

Guido Cagnoni

A lasciare la propria testimonianza sui social anche Guido Cagnoni, che lavora presso la Commissione Europea e  “Grazie dei messaggi e dei pensieri: sto bene, al sicuro in ufficio, lontano dall’aeroporto e dalle fermate del metro, sconvolto”, e ancora “Sto bene, grazie, ho seguito il tutto alla radio e alla tv prima e ora sto collegato ai siti, fortunatamente non ero all’aeroporto di Zaventem (che uso molto raramente, peraltro…), ma sono lo stesso sconvolto, non so più cosa pensare…”.

Monia Benini

Monia Benini

Anche la ferrarese Monia Benini, che a Bruxelles fa l’assistente parlamentare, utilizza Facebook per tranquillizzare sulle sue condizioni con un semplice: “Sono al lavoro e sto bene”.

A Bruxelles c’è anche Martina Milano, una ragazza ferrarese di 25 anni che sta frequentando uno stage in una società di consulenza. Si è trasferita nella capitale d’Europa sei mesi fa, raggiungendo il suo fidanzato padovano Andrea Bassan che lavora come assistente parlamentare. Entrambi sono molto scossi dall’accaduto.

Martina Milano

Martina Milano

“Quando abbiamo letto dell’attentato all’aeroporto eravamo ancora a casa” racconta Martina che dovrebbe concludere la sua esperienza formativa all’estero questo giovedì. “Abbiamo in programma di tornare in Italia giovedì dall’aeroporto di Charleroi, ma di solito prendiamo un volo che è  la mattina presto proprio da Zaventem, per cui potevamo benissimo essere là…” commenta la ragazza sotto shock.

“L’attentato nella metro è stato ancora peggio perché le due fermate colpite sono entrambe a 500 metri da casa nostra, sono quelle da cui saliamo e scendiamo di solito – racconta la giovane ferrarese -. Per fortuna non la usiamo per andare a lavoro, però Andrea è passato davanti all’ingresso di Maelbeek 15 minuti prima dell’esplosione”.

La metro colpita dall'attentato

La metro colpita dall’attentato

“Siamo stati fortunati – conclude la coppia – ma fa effetto perché sono luoghi che frequentiamo quotidianamente e a pochi metri da casa nostra e dai nostri uffici. Da qui si sente costantemente il suono delle sirene… Mi dispiace tantissimo per quella povera gente che si è trovata vicino a  quei folli stamattina…”.

La rete pubblica belga Vrt lo ha definito “un attacco suicida”, quindi l’opera di almeno un kamikaze, mentre fonti governative parlano di un attentato. La Commissione europea ha avvertito tutti i suoi dipendenti a restare a casa o all’interno dei loro uffici.

L’aeroporto di Bruxelles ha lanciato su Twitter un numero che i familiari di passeggeri presenti allo scalo possono chiamare. Il numero è (0032) (02)/753.73.00

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