Attualità
20 Marzo 2016
Sopralluogo per i cittadini che hanno fatto richiesta di locazione nel nuovo complesso urbanistico

Visita al cantiere di via Bianchi, il social housing ferrarese

di Redazione | 3 min

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Porte aperte nel cantiere di via Gustavo Bianchi, dove il primo progetto di social housing in città si avvia a conclusione: i lavori per la Nuova esperienza abitativa (Nea), sviluppata da Acer con la collaborazione del Comune di Ferrara, termineranno verso la fine di aprile ed è tempo per un sopralluogo aperto alla cittadinanza.

È un gruppo numeroso quello che, questa mattina, si è radunato davanti al cantiere: giovani coppie, signori e signore anziane, qualche curioso del quartiere interessato a vedere come si presentano i 43 alloggi costituiti. Si tratta di una struttura semplice, composta da due fabbricati paralleli che si sviluppano per quattro piani ad ospitare due tipologie di abitazione, una a circa 50 mq di superficie netta, l’altra di circa 70, entrambe di rendimento energetico Classe A. L’appartamento di metratura più piccola reso visitabile per l’occasione odierna si presenta già arredato “per rendere l’idea reale di come potrà essere – spiega Diego Carrara, direttore di Acer – l’alloggio”: così il gruppo corposo di cittadini ne controlla gli infissi, apre i cassetti della cucina, fotografa l’arredamento del bagno e quello della camera da letto, discute del colore della pavimentazione. Al pian terreno si indica dove sono i garage e i posti auto, e si evidenzia come “è in previsione la costruzione di una struttura mobile, magari in vetro – anticipa il direttore Carrara – per recuperare la mancanza di spazi comuni”.

“Mi sono sembrati alloggi luminosi, ben rifiniti, di una qualità molto buona”, commenta il sindaco Tagliani appena concluso il sopralluogo, “e di questo ha bisogno il quartiere, di nuova immissione di residenti, ci saranno nuovi cittadini non nuovi problemi”. Il riferimento del primo cittadino è alla particolarità del progetto: non si tratta di case popolari, ma di alloggi a ‘canone calmierato’, alloggi, dunque, destinati a cittadini che dispongono di un reddito garantito ma che appartengono a quella fascia che non trova risposta nel mercato delle libere locazioni.

La preoccupazione iniziale del riscontrare scarsità di domande è smentita dai fatti: “sono circa 80 le richieste che abbiamo ricevuto – spiega Marco Cenacchi, Ufficio progettazione Acer – al lordo della verifica”. C’è tempo fino al 31 marzo per presentare domanda (i moduli sono reperibili sul sito www.ersferrara.it ) e poi si definirà la graduatoria: “i parametri sono quelli del valore Isee (non inferiore a 10.500 euro, non superiore a 25.000) – spiega Diego Carrara – del nucleo famigliare, dell’età, della presenza di figli, della presenza di disabilità, anche perché una quota di alloggi è riservata proprio ai disabili”. A seconda delle valutazioni, poi, verranno definiti i canoni delle locazioni che, secondo una stima, “si aggireranno tra i 200 e i 300 euro”, a cui si devono aggiungere “circa 100 euro di quota condominiale”; l’impianto fotovoltaico, infatti, permetterà una sensibile riduzione delle spese.

Mentre i cittadini interrogano sindaco e direttore Acer, in via Bianchi il cantiere procede a pieno ritmo: “consegneremo, salvo ritardi dei lavori o mancanza di richiedenti idonei, per l’estate a fine giugno o luglio”, concludono a fine mattinata.

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