Una seconda fase di mobilità forzata. E’ con queste parole che Fials commenta il trasferimento di personale deciso dall’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara, per funzioni di specifica pertinenza: servizio emergenza 118, servizio di diabetologia, laboratorio analisi di Cona.
La questione parte dalla lettera P.G. 0007921 dello scorso 1° marzo, quando il direttore amministrativo dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara Savino Iacoviello, comunica alle Ooss ed alla Rsu aziendale “l’intenzione di procedure a una definitiva attribuzione del personale operante in regime di comando presso le due aziende ogni qualvolta le attività in cui gli stessi sono impiegati, rientrano nella titolarità esclusiva di una delle due aziende”.
In questa lettera, il direttore amministrativo declina le proprie “linee guida” inerenti i trasferimenti definitivi del personale tra le due aziende ed individua i primi tre servizi da cui partire, a cui pare, ne seguiranno altre, da individuare “di volta in volta” e che alla fase di comando farà seguito il trasferimento definitivo del dipendente senza il suo consenso.
Fials chiede ai vertici dell’Azienda Usl, visto che a tutt’oggi la sanità ferrarese mantiene due aziende distinte, di esprimersi in merito ai contenuti della lettera la propria richiesta di convocare le parti sindacali per una chiara comprensione dei futuri assetti organizzativi della sanità ferrarese, le conseguenti ricadute sul personale coinvolto, la calendarizzazione degli incontri e l’invio della informativa propedeutica agli stessi.
I primi tre servizi interessati sono: il servizio di emergenza 118 e il servizio di Diabetologia, in cui opera personale del comparto dipendente dell’Azienda Ospedaliero Universitaria in comando all’Ausl, il laboratorio analisi di Cona in cui operano medici, biologi, collaboratori professionali sanitari, tecnici di laboratorio dipendenti Ausl in comando all’Azienda Ospedaliero Universitaria.
La Fials si era già espressa a sostegno del diritto del dipendente ad esprimere il proprio consenso ad essere trasferito temporaneamente ad altra azienda, nel rispetto della normative regionale e nazionale vigente, visto che il trasferimento temporaneo, da tre a sei anni può interessare, non solo le due aziende ferraresi, ma anche l’Area Vasta. A maggior ragione, la Fials conferma la propria posizione espressa, visto che, a fronte di trasferimenti definitivi, il direttore Iacoviello, nega il diritto del dipendente ad esprimere preventivamente il proprio consenso.
Fials chiede pertanto la mappa dei posti vacanti in entrambe le aziende, per tutti i profili professionali e il rispetto del diritto dei dipendenti interessati a riassetti organizzativi, di poter esprimere preventivamente la propria opzione, sui posti vacanti del profile corrispondente.
La Fials rinnova la richiesta alle due aziende sanitarie di ritirare le rispettive delibere aziendali (Db. 76-2015 Az. Osp-Univ e la Db. 96-2015 Az.Ausl), in quanto negano al dipendente il diritto ad esprimere il proprio consenso al trasferimento “temporaneo” e pertanto, in contrasto con la normativa regionale e nazionale vigente.
La Fials non ha firmato il verbale d’intesa del 18-5-2015 tra le direzioni aziendali, le Ooss e le Rsu perché avvalla le due delibere summenzionate che dispongono la mobilità forzata del personale; chiedendo “il rispetto delle norme, trasparenza e buona fede, un maggior coinvolgimento e una corretta preventiva informazione per i lavoratori e le organizzazioni sindacali che li rappresentano”.
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