Attualità
16 Febbraio 2016
Gli attivisti dell'associazione lanciano l'allarme: "A rischio 570 ettari di terreno agricolo"

Wwf: “Cispadana, i conti non tornano”

di Redazione | 2 min

Leggi anche

Investimento mortale sui binari: treni in tilt in stazione a Ferrara

Tragedia nel primo pomeriggio di martedì 4 novembre, dove intorno alle 14.40 alla stazione di Ferrara un treno, il Frecciarossa 9421 proveniente da Venezia e diretto a Napoli Centrale, ha arrestato la propria corsa dopo aver investito a Pontelagoscuro un uomo di 40 anni con intenti suicidari

Tra pace e forza di difesa europea: Ferrara celebra il 4 novembre

Sulle note dell'inno di Mameli, intonato anche dalla folla radunata in piazza Cattedrale, il tricolore è salito lentamente lungo l'asta: così Ferrara ha celebrato la Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze armate, nel segno della memoria e della partecipazione

Pusher tenta la fuga in zona Gad, inseguito e arrestato

Un 33enne senza fissa dimora è stato arrestato dai Carabinieri di Ferrara per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. L'uomo è stato fermato nella mattinata di domenica 2 novembre in via Nazario Sauro, nella zona Gad, dopo un inseguimento a piedi

cispadana“La decisione del Consiglio dei Ministri, che con l’approvazione della Via sblocca l’iter autorizzativo per la costruzione dell’Autostrada Cispadana, per certi versi non stupisce, ma conferma l’allarme per un’aggressione del territorio che assume dimensioni sempre più preoccupanti”. E’ questa l’opinione del WWF, che ha sempre contrastato la realizzazione dell’infrastruttura, ritenendo che non sia giustificata né sotto il profilo ambientale, né sotto quello economico.

“Stiamo parlando – affermano gli attivisti – di un’autostrada lunga quasi 70 chilometri, che con cinque viadotti, 14 cavalcavia, 38 sottovia inciderà profondamente su di una pianura a vocazione agricola delle province di Ferrara, Modena e Reggio Emilia, costerà oltre 1 miliardo e 300 milioni di soldi pubblici, stando alla cifra attualmente preventivata”. Una cifra che secondo il Wwf non è assolutamente consona all’utilità dell’opera, dal momento che “la Cispadana appartiene ad un Piano Regionale dei Trasporti – affermano i militanti Wwf – superato e scaduto da oltre cinque anni, che richiederebbe una profonda revisione, prima di proseguire con la creazione di nuove infrastrutture per il trasporto su gomma”.

Dal punto di vista dell’impatto economico, secondo il Wwf “la Cispadana significa una perdita di 570 ettari di terreno agricolo, con i quali oggi si può produrre una quantità di cibo capace di sfamare oltre quindicimila persone, un ulteriore carico inquinante in una regione già ampiamente oltre i limiti fissati dalla normativa europea per sostanze come le polveri sottili, un impatto diretto sulla salute degli abitanti di molti centri abitati che saranno direttamente a contatto con i gas di scarico emessi dai cinquantamila veicoli al giorno previsti, che significano quasi 20 milioni di veicoli all’anno, un incremento del traffico su gomma, già riconosciuto a livello mondiale come uno dei settori maggiormente responsabili dell’emissione di gas-serra ed un ulteriore elemento di vulnerabilità di un territorio ad elevato rischio idrogeologico, per l’inadeguatezza della rete idrica a veicolare afflussi meteorici di intensità crescente”.

Se quindi i conti sull’ambiente non tornano, per il Wwf il conto economico sarà destinato a gravare ancora una volta sulle finanza pubbliche, per effetto della prevista acquisizione delle azioni di Autobrennero. “Di fronte a questa ennesima decisione così assurda – concludono gli attivisti -, antistorica e dannosa per i cittadini, esprime ancora una volta la propria netta contrarietà e continua la propria azione di contrasto, confidando nel dissenso sempre più diffuso nei confronti della Cispadana, come di altre grandi infrastrutture stradali nella nostra regione”.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com