Attualità
9 Febbraio 2016

Nuovi simboli per i turni degli operatori sanitari, la polemica (e l’ironia) della Fials

di Redazione | 2 min

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fials mirella boschetti 1“Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere, sicuramente la situazione ha del grottesco”. Dalla Fials arriva l’ennesima denuncia pubblica sul sistema dei turni per gli operatori sanitari.

Questa volta non manca l’ironia, le nuove regole danno vita infatti a quella che il sindacato chiama “Turniadi”, di cui ci si appresta a giocare il primo “campionato provinciale”.

“Mentre è sempre più difficile, nelle strutture sanitarie, far combinare la carenza di organico con il rispetto delle norme europee, i responsabili della turnistica si arrangiano come possono ‘a far sì che il poco basti”, scrive la segretaria Mirella Boschetti in una nota. Il problema sono i nuovi simboli apparsi nello schema del turno di lavoro per le unità operativa di degenza. “Accanto ai segni tradizionali condivisi da generazioni di operatori sanitari, di significato certo e codificato – spiega Boschetti -: M, P, N, S, R, F (Mattino, Pomeriggio, Notte, Smonto, Riposo, Ferie), ne entrano, di soppiatto altri, ma ‘orfani’ di una adeguata legenda, al confronto risulta di più immediata comprensione il “Codice Mercury”. Le new entry: m, r, /*, AVT= P. 13.55-19.55, //, Xm, codici colore. Anche le datate XXXXXX, (sostituzione a vario titolo), sono soggette a libera interpretazione. In alcune turnistiche entrano la ‘mattinina’ (m), il ‘ riposino’ (r), l’incertezza prevale sulla ‘certezza’ e rende flessibile il fare e/o il non fare, l’essere in servizio o il non essere in servizio. È ora di darci una regolata. Non è accettabile un simile comportamento – prosegue la segretaria Fiala – che grava, soprattutto sugli operatori sanitari, infermieri, Oss, ostetriche, ecc., turnisti che fanno funzionare i reparti di degenza e i servizi aperti 24 ore su 24, per 365 giorni all’anno, che il riposo a Natale, a Pasqua, a Ferragosto se lo sognano. Quanta poca considerazione e rispetto della persona traspare da un simile modo di procedere”.

Secondo la Fials “queste nuove trovate si sovrappongono e vanno ad aggravare l’annosa questione del diritto degli operatori sanitari di conoscere lo sviluppo del turno annuale, con indicati i periodi delle ferie estive, primaverili, autunnali, i periodi di sostituzioni a vario titolo, la formazione, ecc., un grave ‘passo indietro’ rispetto al passato, quando ad occuparsi dei turni erano le poche vecchie Ispettrici e l’informatica era agli albori. Meno timonieri e più rematori, più empatia e meno fantasia, più lungimiranza e meno arroganza – conclude Boschetti -, sono alcuni degli ingredienti base per consentire agli operatori sanitari di svolgere il loro difficile compito serenamente, di consentirgli di organizzare la propria vita privata. C’è molto da recuperare”.

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