di Daniele Modica
Sono le 12.30 quando tre lussuose berline nere saettano negli occhi stupiti di un passante nel centro del paese di Ro. In una di quelle auto, l’Audi con i vetri oscurati, c’è Silvio Berlusconi, scortato da agenti e guardie del corpo. Il presidente è arrivato nella tarda mattina di oggi per una visita di cortesia all’amico Vittorio Sgarbi, che lo ha invitato a pranzo a villa Cavallini-Sgarbi, a fianco alla farmacia. I motivi della visita sono molteplici: intanto visitare l’amico Sgarbi che si è da poco ripreso da un intervento al cuore; poi festeggiare i 95 anni del padre di Vittorio, senza scordare il recente lutto dovuto alla scomparsa della mamma, Rina Cavallini.
Già dalle dodici si era radunata di fronte alla casa del critico ferrarese una piccola folla di fotografi, forze dell’ordine, invitati, tra cui una bella ragazza, tal Carlotta, forse una modella, amica di Vittorio, all’apparenza poco più che maggiorenne .
Poi si è presentato lui, Sgarbi, avvolto in una mantella di feltro, ha salutato gli amici, tra cui lo chef. Dopo l’arrivo di Elisabetta Sgarbi, pian piano ecco i vari invitati, compresi i direttori dei giornali, i generali e i comandanti, e finalmente le tre berline nere e l’ospite d’onore, Silvio Berlusconi. Mentre i bodyguard serrano i ranghi per non far passare nessuno che non sia autorizzato, Sgarbi va ad aprire la portiera dell’Audi e scende il presidente, con il suo celebre sorriso e in tenuta sportiva, quasi da casa, tuta e scarpe da ginnastica.
Sgarbi fa gli onori di casa e le presentazioni. Berlusconi si sofferma solo su uno degli invitati: la bella ragazza di cui si è accennato. Il presidente sembra rispettare il suo copione. “Ti voglio dare subito un insegnamento – dice e il corteo si zittisce, aspettando la battuta che li faccia sganasciare tutti -: quando saluti un uomo, non stringere la mano così forte, altrimenti si impaurisce e scappa e poi non ti sposi più”. Risate generali. Poi tutti verso l’ingresso principale della casa. Sgarbi accompagna il presidente, mostrandogli cose, indicandogli persone, tutto in un’atmosfera di piacevole distensione: “Vedi – dice il critico – questo è più ricco di te”, “Questo albero ha i miei stessi anni”, e intanto arriva l’arcivescovo di Ferrara, Luigi Negri, accompagnato dal vescovo di un’altra diocesi. “Questo è l’arcivescovo di Ferrara, è uno che nella Chiesa è proprio di sinistra”, ironizza il padrone di casa.
“Vieni Carlotta, fai vedere il paradiso al presidente”. Sgarbi scherza, Berlusconi racconta barzellette e il gruppetto di invitati assistono e partecipano con allegria, aspettando che sia pronto il pranzo. Primo di tortellini, almeno a giudicare dall’odore. La sala da pranzo è inaccessibile a causa delle guardie del corpo che la blindano. Appena pronto da mangiare è il momento della benedizione del pasto da parte degli alti prelati presenti e poi si inizia, ma a porte chiuse.
Quando il pasto è iniziato arriva anche il noto gionalista Nicola Porro (Virus, Rai 2).
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