Morti sul lavoro, Ferrara tra le province più sicure dell’Emilia-Romagna
Nella fotografia degli infortuni mortali sul lavoro in Emilia-Romagna nei primi dieci mesi del 2025, Ferrara si distingue come una delle realtà più virtuose
Nella fotografia degli infortuni mortali sul lavoro in Emilia-Romagna nei primi dieci mesi del 2025, Ferrara si distingue come una delle realtà più virtuose
È stato assolto, anche a seguito di una tacita remissione di querela, il 54enne ferrarese accusato di essersi intascato 22.500 euro architettando una truffa telematica
È arrivato durante l'udienza del 9 dicembre l'ok del giudice per la messa alla prova di Luca Stradiotto, il 41enne broker assicurativo per cui la Procura di Ferrara aveva emesso un decreto di citazione a giudizio con l'accusa di truffa
Comune di Codigoro, Regione Emilia-Romagna, Pro loco di Codigoro de Associazione Nazionale Tartufai hanno sottoscritto una convenzione di durata decennale per valorizzare la cultura del tartufo
Era accusato di aver truffato un'anziana di 77 anni riuscendo a sottrarle la somma di 990 euro ma nella mattinata del 9 dicembre un uomo di 43 anni della provincia di Napoli è stato assolto perché non sono state trovate prove del fatto
Non c’è pace tra gli autovelox. Soprattutto tra quelli nelle strade attorno a Ferrara, bersaglio nelle ultime settimane di numerosi atti vandalici da parte di uno o più ignoti ‘sabotatori’. Nella notte tra il 25 e il 26 dicembre sono addirittura due le ‘colonnine’ divelte dalle basi e abbandonate sul terreno accanto: una in via Pontegradella, l’altra lungo via Catena, nella zona di Fondo Reno.
Secondo gli agenti della polizia municipale, intervenuti per effettuare i primi rilievi, vi sono pochi dubbi sulla natura dolosa dell’atto: le colonnine degli speed check (contenitori vuoti che servono agli agenti per predisporre gli autovelox) sono state staccate in maniera netta dalle basi e non presentano tracce di eventuali urti o impatti con veicoli usciti dalla carreggiata.
Ben più complicato è sapere se i recenti atti vandalici sono stati eseguiti o meno dallo stesso autore. Prima di ieri notte, nell’ultimo mese lo speed check in via Comacchio era stato divelto dal terreno per ben tre volte: il 29 novembre, il 17 dicembre (quando fu addirittura ritrovato di fronte alla chiesa di Cocomaro di Cona) e il 20 dicembre. Una serie di coincidenze che può spingere a pensare che effettivamente una o più persone si siano organizzate per colpire gli autovelox del ferrarese, ma ovviamente siamo nel campo delle ipotesi e nulla esclude che gli eventi siano slegati o che qualcuno abbia pensato di ‘emulare’ i vandali di via Comacchio lungo altre strade.
Quello che sembra ormai appurato è il successo mediatico riscosso dagli ignoti vandali (o vandalo), al punto che sui social network si moltiplicano i post e i commenti entusiasti di chi si congratula con il “giustiziere degli autovelox” o il “killer degli speed check”. Ma, nel parapiglia che spesso scoppia in rete nelle discussioni più varie, non manca neanche chi ricorda che ogni colonnina divelta non corrisponde a un autovelox in meno per gli automobilisti, ma a una spesa di riparazione in più per il Comune.
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