Comacchio. È stata presentata ufficialmente sabato mattina al piano nobile di Palazzo Bellini, alla presenza del sindaco Marco Fabbri, dell’assessore al Turismo Sergio Provasi, del presidente Unpli Ferrara Enzo Barboni, di don Paolo Cavallari e delle pro-locooco di Goro, Mesola, Codigoro, Lagosanto e Voghiera, la pro-loco “Città di Comacchio”.
L’associazione è la trentatreesima della Provincia di Ferrara e, come da statuto firmato dal presidente Roberto Farinelli e dai soci Antonio Cinti, Silvia Benedetti, Enrica Manes e Luca Boccacini, avrà come finalità la promozione della storia, della cultura e delle tradizioni comacchiesi.
“La nascita di un’associazione come questa è un altro segno del valore intrinseco del nostro territorio e di quanta collaborazione ci sia tra l’Amministrazione Comunale e la società civile – ha spiegato entusiasta l’assessore Provasi – il fatto che sia un’iniziativa arrivata da cittadini comacchiesi è sintomo di quante risorse umane importanti abbia Comacchio e di quanto ogni contributo sia fondamentale per tutto il territorio”.
“Per Comacchio oggi è una data storica – ha dichiarato il neo presidente della Pro Loco, Roberto Farinelli – crediamo che abbia ancora tanto da offrire e quello che vogliamo fare è lavorare a contatto con l’Amministrazione comunale, con le scuole, con i musei e con le altre associazioni, cercando di promuovere la nostra Città il più possibile. Ecco perché il nostro logo non rappresenta solo i Trepponti, ma lo skyline di tutta Comacchio”.
“Per quanto riguarda i progetti e gli obiettivi che intendiamo raggiungere – ha continuato Farinelli – sono da ricercare nel turismo, nell’ambiente, nella divulgazione e fruizione della cultura e nella valorizzazione e conservazione del territorio, del patrimonio archeologico e monumentale e delle tradizioni storiche millenarie di Comacchio”.
“Auguro a questi ragazzi di fare un buon lavoro – ha commentato nel suo intrevento conclusivo il sindaco Marco Fabbri – la pro-loco ‘Città di Comacchio’ si inserisce in un sistema ben rodato di associazionismo in cui sicuramente saprà integrarsi. La capacità del nostro territorio di fare squadra si è dimostrata in questi anni fondamentale e le sfide per questa nuova associazione di certo non mancano: dall’apertura del nuovo museo, alla riattivazione della Salina di Comacchio, fino al proseguimento degli scavi archeologici a Santa Maria in Padovetere e Valle Pega”.
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