“Poiché l’amministrazione di Ferrara fa la sua parte, mi aspetto che tutti i soggetti economici coinvolti allo stesso modo facciano la loro. Gli obiettivi e le azioni delle imprese non possono certamente limitarsi al solo utile d’impresa”. È un duro richiamo quello del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani alle aziende insediate nel petrolchimico estense, dove nelle ultime settimane si sono verificate numerose accensioni delle torce di emergenza degli stabilimenti. “La periodica attivazione delle torce denuncia che qualcosa non funziona come dovrebbe”, afferma il sindaco, che chiede alle imprese più attenzione per il territorio ferrarese, anche dal punto di vista occupazionale.
“Da settimane le torce di Yara, soprattutto durante i week end – ripercorre Tagliani -, illuminano la nostra volta celeste: si può’ tollerare un guasto ma non la sottostima delle cause che lo determinano”. Una considerazione che il sindaco fa valere anche in virtù degli accordi di programma sottoscritti tra Comune e aziende, mirati proprio a garantire gli standard ambientali e occupazionali al petrolchimico. Ma la disponibilità delle società non sembra ai massimi storici.
Tagliani afferma infatti che “da mesi la centrale elettrica Cef ha chiuso l’attività’ e, fatta eccezione per Versalis, non mi pare di registrare nessun segnale di responsabile disponibilità’ da parte delle imprese insediate, neppure ad assumere un dipendente. Pure Basell accende le torce ed in questi giorni ha licenziato due lavoratori senza proporre alcuna alternativa ed in un momento in cui sta guadagnando somme importanti grazie alle attività’ insediate. Saipem sta conducendo il più grande investimento che il gruppo Eni, attraverso Versalis, ha attualmente in cantiere in Italia; ora pare che un’impresa locale in difficoltà’, e impegnata in quell’appalto, stia cercando senza successo di cedere la propria attività’ a chi garantirebbe la piena occupazione”.
Una serie di “contingenti notizie” da cui scaturisce il richiamo di Tagliani, che mette in guardia le aziende del petrolchimico chiedendo più collaborazione con l’amministrazione: “Mi chiedo se la disponibilità costantemente espressa da quest’amministrazione alle imprese – conclude il sindaco – non sia stata interpretata erroneamente. Se è cosi, voglio dare un segnale chiaro: poiché l’amministrazione fa la sua parte, mi aspetto che tutti i soggetti economici coinvolti allo stesso modo facciano la loro. Gli obiettivi e le azioni delle imprese non possono certamente limitarsi al solo utile d’impresa”.
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