Macachi, la Cassazione rigetta il ricorso sul sequestro
La Cassazione ha rigettato il ricorso della procura di Ferrara per il sequestro dei macachi che erano stati utilizzato dall'Università di Ferrara per sperimentazioni scientifiche
La Cassazione ha rigettato il ricorso della procura di Ferrara per il sequestro dei macachi che erano stati utilizzato dall'Università di Ferrara per sperimentazioni scientifiche
I carabinieri lo avevano fermato durante un controllo stradale, mentre era alla guida della propria automobile, e - insospettiti dalle pupille dilatate, come segnale di un possibile uso di droghe - gli avevano ritirato la patente e lo avevano denunciato per guida dopo l'assunzione di sostanze stupefacenti. Ieri (21 ottobre) mattina però il gup del tribunale di Ferrara lo ha assolto
Un servizio di presidio del territorio della Polizia Locale Terre Estensi sulla tangenziale ovest di Ferrara, un'automobile che passa sotto l'occhio del 'TargaSystem' e l'allerta che scatta. Quello che doveva essere un normale controllo di routine, si è invece tramutato in una denuncia a piede libero per appropriazione indebita per il conducente
La giudice Monica Bighetti del tribunale civile di Ferrara ha condannato - in primo grado - l'Azienda Ospedaliero Universitaria di Ferrara a pagare quasi 360mila euro di indennizzo a Mario Fornasari, firma storica del Resto del Carlino, riconoscendo la responsabilità civile del Sant'Anna per la morte anticipata della moglie, la 55enne Elisabetta Marcigliano
È a processo con la duplice accusa di detenzione di munizionamento da guerra e omessa denuncia di materie esplodenti perché, oltre al possesso - illegale per la Procura di Ferrara - di trecentoquaranta munizioni, principalmente cartucce calibro 9 Parabellum utilizzate per la pistola d'ordinanza, a casa gli hanno trovato anche un barattolo contente mezzo chilo di polvere da sparo, senza la necessaria autorizzazione preventiva
Non è durato nemmeno l’arco di 24 ore l’autovelox posizionato in via Comacchio. Uno dei tre speed check voluti dal Comune di Ferrara lungo la strada (Quartesana , Cona 3 e Cocomaro di Cona) per moderare la velocità di percorrenza dei veicoli è stato divelto ieri notte da ignoti.
Se n’è accorta la capogruppo dei Cinque Stelle in consiglio comunale Ilaria Morghen, che tutti i giorni percorre quel tratto per recarsi al lavoro in ospedale a Cona: “la notte successiva – scrive su facebook – all’installazione di autovelox questo è l’esito. Lo interpreto qual è: un atto di disobbedienza all’amministrazione”.
La Morghen non entra nel merito di quello che definisce “sperpero di spesa pubblica” e si limita a giudicarlo come “un segno di profondo contrasto con le politiche di sicurezza al piano mobilità. Il cittadino, è gravato da un’imposizione fiscale oppressiva ed essere un automobilista è un aggravante. Anche perché in un paese fortemente arretrato in tema di trasporto pubblico, questa condizione diventa obbligata se si risiede in prossimità di centri abitati poco e male collegati. Ne deriva una “rabbia” sociale o comunque l’evidente incomprensione delle scelte dell’amministrazione”.
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