
Elisabetta Sgarbi. Foto di Julien Hargreaves
Umberto Eco, Furio Colombo, Edoardo Nesi, Sandro Veronesi, Pietrangelo Buttafuoco, Vittorio Sgarbi: non mancano i nomi eccellenti nella lista di autori che ha deciso di abbandonare il gruppo Mondadori dopo il clamoroso acquisto da parte del gruppo milanese della Rcs Libri. E a guidare la rivolta è una donna partita da Ro Ferrarese per diventare regista, scrittrice e direttore editoriale della Bompiani: Elisabetta Sgarbi. Che ieri ha presentato alla stampa la nuova casa editrice “La Nave di Teseo”, che si propone come baluardo del pluralismo e della libertà intellettuale contro il monopolio del colosso già soprannominato dai più critici come ‘Mondazzoli’.
Secondo la Sgrabi, sorella del famoso critico d’arte e politico Vittorio, “le dimensioni di un gruppo come quello che si sta profilando mi hanno convinta che sia proprio il momento di puntare sull’autonomia e l’indipendenza assoluta”, per contrastare la “grande concentrazione in corso” nel mondo dell’editoria. Un timore che la direttrice editoriale di Bompiani aveva già espresso all’indomani dell’operazione, su cui si attende ancora il giudizio dell’antitrust. A seguirla nella nuova avventura editoriale anche altri autori come Susanna Tamaro, Michael Cunningham, Tahar Ben Jelloun, Mauro Covacich, Viola di Grado, Lidia Ravera, Hanif Kureishi, Nuccio Ordine e Carmen Pellegrino.
I primi libri della nuova casa editrice dovrebbero uscire in tempo per il Salone di Torino, nel prossimo maggio. Tra i finanziatori del progetto, oltre alla stessa Sgarbi, parteciperanno imprenditori come il finanziere milanese Guido Maria Brera o l’editore 84enne Jean-Claude Fasquelle.