Appoggio a Vladimir Putin per l’intervento militare in Medio Oriente. No alle aperture del Sinodo riguardo la comunione ai divorziati. Ferma condanna al governo Renzi e alle sue politiche laiciste. Quando nelle edicole compare un’intervista a Luigi Negri non mancano mai le dichiarazioni forti e le prese di posizione sui temi più caldi dell’attualità, a cui il più delle volte fanno seguito infuocati dibattiti tra sostenitori e detrattori dell’arcivescovo di Ferrara e Comacchio. Ed è molto probabile che lo scontro si ripeta anche da domani mattina (giovedì 5 novembre), quando il nuovo numero di Panorama darà spazio alle riflessioni politiche e religiose del prelato milanese, definito dal settimanale come “il più ortodosso dei vescovi italiani” e noto anche per il suo ruolo in Comunione e Liberazione (di cui è membro del consiglio internazionale) e nel Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti.
Fino all’uscita dell’intervista integrale – è giusto specificare – sono disponibili solo alcune brevi dichiarazioni dell’arcivescovo. Riguardo ai conflitti in Medio Oriente e alla minaccia dell’Isis, Negri afferma che “bisognerebbe tentare di disarticolare il vertice dello Stato islamico con un’azione vigorosa e mirata, ma per promuoverla servono testa e palle. E l’unico con gli attributi, devo ammetterlo con profonda vergogna, è Vladimir Putin”.
Altra presa di posizione importante riguarda la parziale apertura del Sinodo ai divorziati per quanto riguarda il diritto di ricevere la comunione: una decisione che viene lasciata ai singoli parroci. Ma su questo fronte Negri è lapidario: “Il Sinodo è un organo consultivo, a Ferrara resta tutto come prima”. E riguardo alla politica italiana, il vescovo si mostra assai critico verso l’operato di Renzi: “Da vescovo constato che il suo governo ci porta dritto verso l’utero in affitto”. L’ultima dichiarazione in anteprima riguarda invece la vita privata di Negri: “Se non avessi scelto il sacerdozio – afferma il vescovo -, mi sarebbe piaciuto diventare generale dei carabinieri”.