Eventi e cultura
24 Ottobre 2015
Il Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara apre il cartellone della prosa con l’ironia del collaudato binomio Finocchiaro-Pezzoli

“Calendar Girls”, mettersi a nudo per una giusta causa

di Redazione | 3 min

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(foto di Giovanni De Sandre)

(foto di Giovanni De Sandre)

di Federica Pezzoli

Una sorta di “Full Monty” tutto al femminile in cui sei signore con alcune primavere si mettono ‘a nudo’ in un calendario per una giusta causa. Si può riassumere così “Calendar girls”, fortunata pellicola dei primi anni 2000 diretta da Nigel Cole, scritta da Tim Firth e interpretata fra le altre dal premio oscar Hellen Mirren. Anche nel primo allestimento italiano di questa commedia british troviamo due versatili interpreti del nostro teatro: Laura Curino e Angela Finocchiaro, che torna ad aprire la stagione del teatro comunale di Ferrara dopo “La scena” del 2013. Anche allora due donne coprotagoniste, lei e Maria Amelia Monti, guidate da una donna alla regia, Cristina Comencini.

In “Calendar girls”, sul palco estense fino a domenica 25 ottobre, Angela Finocchiaro torna invece a lavorare con Cristina Pezzoli, che l’ha già diretta in “Mai più soli”, “Benneide”, “Benneide 2” e “Miss Universo”, e viene affiancata oltre che da Laura Curino, da altre cinque ‘girls’: Ariella Reggio, Carlina Torta, Corinna Lo Castro e Matilde Facheris.

Tutto parte da un fatto realmente accaduto alla fine degli anni Novanta nella provincia inglese dello Yorkshire, dove un gruppo di donne di mezza età ha escogitato un gadget non convenzionale per l’annuale raccolta di beneficenza della propria associazione: un calendario in cui sono state ritratte nelle abituali attività domestiche, l’unico piccolo particolare è che erano nude. Inutile dire che l’iniziativa ha avuto un grande successo e il gruppo ha raccolto oltre un milione di sterline.

Nell’adattamento teatrale italiano viene mantenuta l’impostazione corale della commedia inglese, alla quale la traduzione e l’adattamento di Stefania Bertola donano un’acutezza e un’ironia dall’accento italiano.

La Chris di Angela Finocchiaro è un’anticonformista e provocatoria leader per vocazione che non è ancora riuscita a finire il suo manuale di tai-chi, come del resto le è capitato per molte altre cose nella sua vita. Ma questa volta non sarà così: “vi propongo non più il calendario dell’associazione femminile con vedute panoramiche, ma un nuovo calendario con vedute panoramiche sull’associazione femminile”. Lo scopo è raccogliere fondi per un divano, quello della sala d’aspetto per i parenti sul quale la sua amica di una vita, Annie, ha aspettato durante le terapie del marito John, ammalatosi di leucemia. Come diceva lui: “le donne dello Yorkshire sono come i fiori, ogni stadio della loro crescita ha una particolare bellezza” e “l’ultima fase è la più radiosa”. Laura Curino è una Annie casalinga, ma ardita all’occorrenza. In questa avventura le accompagnano: Jessie (Ariella Reggio), la maestra del paese, insospettabilmente anticonvenzionale; Ruth (Carlina Torta), onesta e svampita; Celia, irriverente aristocratica; infine Cora, figlia del vicario dall’anima blues.

Completano il cast femminile Elsa Bossi, irreprensibile presidente della sezione locale dell’associazione, e Noemi Parroni, conferenziera ex studentessa di Boston prima e giovane estetista dai facili costumi poi.

In “Calendar girls” però non c’è solo l’autoironia di un gruppo di donne che si spogliano sì per una buona causa, ma anche per divertirsi e per riconoscersi ancora belle e seducenti, anche al di fuori dei rigidi canoni della perfezione e dell’eterna giovinezza, perché sono proprio le piccole imperfezioni di ciascuna a renderle uniche. La storia di Chris e di Annie ci parla anche di relazioni fra esseri umani, di amicizia, d’amore, e della capacità e della necessità di reagire con determinazione ai momenti più dolorosi della vita.

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