La vittima Happy Obode
Un’altra giovane vittima della strada allunga il triste elenco dei morti sulle arterie della nostra provincia. L’ennesimo incidente mortale si è verificato nelle prime ore del mattino di ieri, attorno alle 4.50, sulla via Padova a Pontelagoscuro.
A perdere la vita in sella alla sua bicicletta è un ragazzo di 20 anni, Happy Obode, un nigeriano residente a Occhiobello, che in base ai rilievi eseguito sarebbe stato investito da un’auto pirata mentre transitava sul ponte sul Po.
Sul posto infatti, oltre alla bici distrutta e al corpo del giovane, sono state trovate tracce e frammenti della vettura che potrebbero risultare utili per rintracciare il fuggitivo.
Sul posto il personale della polizia di Ferrara, accorso assieme ai sanitari del 118. I medici comunque nulla hanno potuto per salvare il ragazzo. I rilievi e le indagini sono state affidate ai carabinieri della Compagnia di Castelmassa, che ora cercheranno di identificare l’auto pirata e il suo conducente.
Il giovane nigeriano era arrivato in Italia da non molto tempo ed era stato inizialmente ospitato al Cara di Mineo, in provincia di Catania. Si tratta di un richiedente asilo, in possesso di permesso di soggiorno temporaneo, che proprio a Catania aveva chiesto protezione internazionale e, dopo aver ricevuto il diniego, stava per impugnarlo assistito dall’avvocato di Ferrara Sara Bruno (nel marzo del 2016 si sarebbe dovuto discutere della sua posizione in udienza). Gli amici e i conoscenti lo descrivono come un ragazzo molto ingenuo ma di buon cuore.
Partito da Benin City il 21 agosto del 2013, Happy Obode era entrato il Libia e a Tripoli aveva lavorato in un autolavaggio per qualche tempo. A settembre si era poi imbarcato in uno dei tanti “viaggi della speranza” per arrivare a Lampedusa dopo un viaggio di tre giorni.
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