Occhiobello
25 Settembre 2015
In funzione la risonanza ad alto campo e nuovi apparecchi a bassa emissione

A Occhiobello la radiologia di ultima generazione

di Redazione | 2 min

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Occhiobello. Nuovi apparecchi radiologici digitali diretti che abbattono drasticamente i livelli di emissione di radiazioni; nuova risonanza magnetica ad alto campo di ultima generazione; risonanza magnetica “aperta” e nuova Tac ad uso odontoiatrico. Il parco tecnologico del servizio di diagnostica per immagini della casa di cura “Santa Maria Maddalena” di Occhiobello si rinnova totalmente ed entra nell’era della “Green radiology”.

“Nasce la nuova radiologia – spiega il direttore sanitario della casa di cura, Paolo Colamussi –, nel giro di sei mesi abbiamo rinnovato il parco macchine sostituendolo con apparecchiature innovative. Oltre alla nuova Tac dedicata all’odontoiatria, sono entrati in funzione i nuovi apparecchi radiologici digitali diretti, che uniscono alla realizzazione immediata dell’immagine digitale, un utilizzo infinitesimale di radiazione. E’ la nuova frontiera della “Green Radiology” che, per i pazienti, significa la possibilità di sottoporsi ad esami radiologici senza alcun rischio”.

Sarà così possibile realizzare accertamenti radiologici riducendo di dieci volte l’utilizzo di raggi X. Una riduzione che può arrivare, in certi casi, fino a 30 volte rispetto alle macchine finora utilizzate. Cuore della rivoluzione è la nuova risonanza magnetica ad alto campo. “Una risonanza ad alto campo con caratteristiche completamente nuove, sia in termini di comfort per il paziente che entra all’interno di un cilindro molto più spazioso di quelli tradizionali, sia per la tecnica di acquisizione del segnale che è completamente digitale – prosegue Colamussi. – Questo si traduce in una maggiore qualità dell’immagine che comporta diagnosi più precise e la possibilità di analizzare in maniera approfondita, ad esempio, alcuni tipi di tumore”.

L’apparecchiatura è la prima, e al momento unica, ad entrare in funzione in provincia di Rovigo. “Vicino alla apparecchiatura ad alto campo abbiamo collocato poi una risonanza magnetica aperta del tipo total body – sottolinea l’ad della casa di cura, Vittorio Morello -. Il paziente, ad esempio affetto da claustrofobia, può quindi scegliere tra una risonanza chiusa di nuova generazione tra le più spaziose presenti sul mercato ed una risonanza aperta che, pur essendo a basso campo, consente di effettuare il 95% degli accertamenti diagnostici richiesti. Ma siamo anche in grado, qualora emergesse dall’esame realizzato con la macchina a basso campo la necessità di un approfondimento, di procedere ad accertamenti dettagliati semplicemente spostando il paziente di qualche metro e non di chilometri. E anche questa è una peculiarità che ci distingue per unicità in tutta la provincia”.

“Una combinazione più unica che rara – conclude Colamussi – ma è unica anche l’equipe addetta alle nuove apparecchiature: sette medici e otto tecnici giovanissimi, esperti di nuove tecnologie e con tanta voglia di fare”.

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