di Anja Rossi
Uno spazio che da teatrale vuole diventare sempre più luogo di contaminazioni culturali. Ricomincia sotto questa influenza, con 5 spettacoli e molte collaborazioni, la programmazione autunnale di Ferrara Off, che tra ottobre e novembre mette in scaletta numerosi appuntamenti.
Si inizia con Maria Paiato, premio Ubu nel 2006 e nel 2007, che porterà in scena ad ottobre “Racconti italiani” (9, 16, 23, 30 ottobre), mentre sabato 17, 24 e 31 ottobre (alle ore 21) e domenica 1 novembre (alle 18) Roberta Pazzi inscenerà “Tranne che il buio”, tratto da due monologhi di Buzzati. “Una vita senz’ombra” con Giulio Costa riempie invece la programmazione di novembre (venerdì 6, sabato 7, venerdì 13 e sabato 14, alle ore 21) con uno spettacolo in cui il tema è come portare il racconto in forma di narrazione per adulti; domenica 15 novembre e 6 dicembre, alle ore 18, saranno invece due momenti dedicati ai bambini dai sei anni in su, con 3 regine, 2 re, 1 trono, spettacolo realizzato con gli allievi del laboratorio per ragazzi Matilde Buzzoni, Sofia Chioatto, Michele Graldi, Giacomo Vaccari e Penelope Volinia.
Sabato 28 novembre, alle ore 21, arriverà il momento del tragicomico “Antropolaroid” con Tindaro Granata, e il 5, 12, 18 e 19 dicembre “Messa in scena” con Marco Sgarbi e i ‘fedeli’ dell’Assemblea. “Tutta la programmazione – sottolinea Marco Sgarbi – verrà affiancata alle domeniche d’autunno, che parleranno di teatro mischiandolo con altri mondi culturali, perché dopo un anno e mezzo di attività vogliamo sì fare spettacoli teatrali, ma far diventare Teatro Off un luogo culturale e di confronto, in modo da farlo diventare uno spazio aperto alla cultura in ogni sua forma, dalla musica alla poesia”.
Le domeniche d’autunno (25 ottobre, 8 e 29 novembre, 13 e 20 dicembre, dalle 18) saranno infatti dedicate alla poesia, all’arte e alla musica con gli appuntamenti gratuiti Pasolini poeta con Giancarlo Sissa; Vita di un greco: Giorgio De Chirico a Ferrara con il pittore Giacomo Cossio; Fortuna – ambiente sensibile, per parola, suono, immagine di Isabella Bordoni; Il pane, due manichini e un castello. De Chirico a Ferrara con Giacomo Cossio e infine Musiche per la regina con Ieva Manoni, soprano, e Agostino Maiurano, chitarra.
Spazio verrà dato anche alla formazione, con diversi corsi legati all’attività teatrale, attoriale e di regia, e di danza. “Crediamo nella formazione circolare – sottolinea Roberta Pazi – ovvero formiamo figure che in seguito facciano parte della produzione degli spettacoli”. Per l’assessore alla cultura Massimo Maisto “Il Teatro Off è una bellissima realtà, che unisce lo spettacolo al laboratorio. Insieme a Sonika è riuscito a creare una bella cittadella della cultura, aprendo tante porte di accesso culturali, che ci arricchiscono tutti. Visto l’alto numero di soci, oltre 900 dal gennaio 2015, spero che questi diventino sempre più militanti, nel senso di appoggiare anche economicamente questo spazio, in modo da creare una fatica condivisa tra Comune e soci che dedichino tempo e sostegno”.
“Uno spazio dove le cose si fanno – conclude la presidente Monica Pavani –, un luogo che si sta allargando e che vorrà dare sempre più respiro alle rappresentazioni non solo teatrali”. Teatro Off sta infatti lavorando per aprire anche il secondo spazio, posto di fianco alla sede attuale, dove poter fare laboratori, letture e, forse, anche un luogo ristoro per i dopo spettacoli.
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