Nato a Reggio Emilia nel 1474 da nobile famiglia Bolognese, Ludovico Ariosto fu uno dei più importanti commediografi e poeti italiani tra il XV e XVI secolo, famoso per aver scritto il poema cavalleresco Orlando Furioso.
Oltre ad aver lasciato un segno nella letteratura, ricevette importanti incarichi amministrativi da Alfonso I D’Este duca di Ferrara. Quest’ultimo gli conferì l’incarico di Governatore della Garfagnana nel 1522, che lo tenne lontano da Ferrara per ben tre anni. Al suo ritorno il poeta avverte il bisogno di ritirarsi in ambiente rassicurante con la sua famiglia, ed è proprio qui a Ferrara che risiede la sua casa.
La casa
La casa si trova nella contrada Mirasole, zona che attualmente è nei pressi del centro città, ma che nel 1526, quando il poeta l’acquistò era piuttosto ai margini.
La ristrutturazione fu eseguita dall’architetto Girolamo da Carpi, secondo le precise indicazioni dell’Ariosto.
Nelle sue satire racconta di aver acquistato l’edificio a fronte di enormi sacrifici, ma che era la sua maggiore fonte di soddisfazione.
L’edificio è caratterizzato da un modulo quadrato, nel rispetto delle proporzioni matematiche tra spazi interni ed esterni. Concepito come abitazione, il complesso si allontana dai parametri tradizionali delle case ferraresi dell’epoca.
Innovative le disposizioni dei camini (piano superiore) sul lato opposto al fronte strada, come lo spazio riservato all’ampia sala, a cui si accede mediante la scala di che unisce i piani e i locali abitativi. Sulla facciata, scolpita su una lunga fascia di cotto a ornamento del muro di entrata.
Al primo piano è sistemato un piccolo museo dedicato al grande poeta in cui sono conservati il calco in bronzo del suo calamaio, alcune edizioni delle sue opere e molte medaglie che lo rappresentano. In alcuni registri dei visitatori sono evidenziate le firme del re Vittorio Emanuele III, di Giuseppe Verdi, Alberto Moravia, Elsa Morante e Giorgio Bassani. Nel piccolo corridoio centrale è conservata in una vetrina la preziosa edizione dell’Orlando Furioso illustrata da Gustave Doré, del 1881. Sul retro della casa si trova un giardino creato all’epoca del poeta, oggi utilizzato per concerti ed iniziative temporanee.
Per chi volesse andare a visitarla di seguito vi proponiamo gli orari di apertura, che potete trovare sul sito www.artecultura.fe.it:
Orari: feriali 10:00 – 12:30 / 16:00 – 18:00
Chiuso il Lunedì / Aperto il lunedì dell’Angelo
Giorni di chiusura annuali: 1 e 6 Gennaio, Pasqua, 1 Novembre, 25 e 26 Dicembre
Ingresso gratuito.
Sul marcapiano della casa è iscritta la frase:“parva sed apta mihi, sed nulli obnoxia sed non sordida, parta meo sed tamen aere domus”(piccola ma adatta per me, a nessuno soggetta e fatta col mio denaro). La casa fu venduta a metà del Settecento al municipio di Ferrara dai discendenti dell’Ariosto e fu restaurata agli inizi dell’Ottocento. Nel visitarla è suggestivo il pensiero di un grandissimo poeta che lì ha scritto un capolavoro immortale della letteratura italiana.
Notizia offerta da Ferraracase.it
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