San Martino. Via della Pontonara nella frazione di San Martino ha un nome evocativo: quello dei ‘pontones’, degli zattereni, che trasportavano uomini, animali e merci da un isolotto all’altro nel canale di navigazione da Torre Fossa a Bologna.
Oggi non ci sono le zattere, c’è l’asfalto e nel bel mezzo di quella lingua nera che separa file di caseggiati c’è una rete metallica che divide un tratto della via a metà e costringe alcuni residenti a fastidiose manovre per altre strade solo per arrivare o andar via da casa.
La situazione è così da molti anni, almeno dai primi anni Duemila e riguarda il tratto di collegamento con via Polina: c’è chi pensa che quella rete sia lì perché evitare danni alle auto dato che i due tratti di strada sono divisi anche da un notevole dislivello ma la situazione, in realtà, è parecchio più complessa. La zona era oggetto di un piano particolareggiato con una azienda, oggi in grosse difficoltà economiche, che si è occupata delle opere di urbanizzazione senza però riuscire a finirle, e la palla, dal punto di vista amministrativo, se la devono passare i due assessori Roberta Fusari e Aldo Modonesi.
“Siamo a conoscenza dei problemi dei residenti – conferma l’assessora Fusari -. È una cosa che riguarda sia me che Modonesi: c’era un piano particolareggiato che prevedeva opere residenziali e pubbliche ma la ditta che ha fatto le lottizzazioni non completato le opere”. Da questo, spiega la Fusari (ma lo stesso concetto è stato espresso anche da Modonesi) deriva che tali opere non sono state collaudate o non sono collaudabili al momento e il Comune non può prenderle in carico”.
La differenza tra i livelli di manti stradali sembra così dovuta al mancato completamento di uno strato di asfaltatura da una parte, quella ‘abbandonata’. Del tema si era interessato anche Fausto Facchini, oggi consigliere comunali ma per lungo tempo presidente della Circoscrizione 2: “Avevamo prospettato anche soluzioni alternative
C’è però una soluzione che l’Amministrazione ha già scelto di percorrere: “Ci inseriamo nella fideiussione che la ditta ha dovuto sottoscrivere prima di iniziare i lavori, e con quei soldi sarà il Comune a portare a termine i lavori, solo che il processo è molto lungo”. Una scelta, questa, già sperimentata dall’Amministrazione: “Lo abbiamo fatto, ad esempio, in via del Lampone”, osserva Modonesi.
Ci vorrà tempo, però qualcosa si sta già muovendo con i lavori di Hera per il 2° stralcio di interventi in via Polina per la realizzazione di un impianto di sollevamento per acque fognarie e di un collettore della lunghezza di circa 200 metri per il convogliamento delle acque nella linea fognaria di via Bisi a San Martino, collegata al depuratore comunale. “Risolto questo problema – afferma la Fusari – riusciremo a risolvere anche quelli dei residenti in via della Pontonara”.
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