Dopo esser stata degnamente ricordata a Cannes 2015 – sua era l’imago del manifesto del Festival – oggi una delle attrici e dive più grandi del secolo scorso, la svedese Ingrid Bergman, è stata celebrata alla Mostra del Cinema di Venezia con la proiezione ufficiale di ‘Viva Ingrid!’, il breve film dedicato da Alessandro Rossellini agli anni italiani di Ingrid Bergman, a ridosso del suo centesimo compleanno appena passato, il 29 agosto scorso. Il film è Evento Speciale delle Giornate degli Autori / Venice Days ed è stato proiettato oggi, in Sala Perla.
Viva Ingrid! è prodotto e distribuito – anche all’estero – da Luce-Cinecittà.
E’ stato scritto da Angelica Grizi, mentre il montaggio è di Patrizia Penzo e le musiche originali di Nicola Puglielli; presta la voce per la mitica lettera di Ingrid a Roberto Rossellini, la figlia Isabella, nota attrice pure lei.
Mitica perché è la stessa Ingrid che si propone come attrice per Rossellini e si fa invitare in Italia, dicendogli che le uniche parole che conosce nella sua lingua sono ‘ti amo’. E lui l’accoglierà all’aeroporto, dopo averla invitata in Italia e nascerà l’amore.
Alessandro Rossellini, l’autore, è ‘uno di famiglia’. Suo padre è Renzo, produttore, il figlio che il regista Roberto Rossellini ebbe dal primo matrimonio con Marcella de Marchis, scenografa e costumista; sua madre è Katharine Brown, una americana di colore con cui Renzo ebbe una relazione durata circa un anno.
Realizzato tramite un montaggio di cinegiornali dell’epoca, brani di film di Roberto Rossellini interpretati dall’attrice e, soprattutto, straordinari filmini familiari girati in buona parte dalla stessa Ingrid Bergman, è il racconto per voce ed immagini della stagione italiana di una vera icona cinematografica che trovò la sua consacrazione ad Hollywood, tra il 1948 e il 1956.
Otto anni in cui nacquero, per l’appunto, la grande storia d’amore con Roberto Rossellini, tre figli, Robertino e le gemelle Isabella ed Isotta, e cinque indimenticabili film.
Un viaggio in Italia ‘con gli occhi di Ingrid, per una volta ‘regista’ di un film breve e commosso sul Paese, visto tra esotismo, ‘dolce vita’ e vita familiare. Il luogo che per lei aveva rappresentato sempre un simbolo di cambiamento, di rinnovamento.
Le immagini storiche provengon da: Bbc, Cbc, British Film Institute, Reelin’ the years Production, The Wesleyan Cinema Archives, Archivio Storico Istituto Luce.
Alessandro Rossellini (Roma, 1963) ha iniziato giovanissimo, assistendo registi come Federico Fellini e Pasquale Squitieri in Italia, Martin Scorsese e David Lynch negli Stati Uniti.
Sempre negli Stati Uniti inizia il suo apprendistato nella fotografia, assistendo tra gli altri Bruce Weber, Michel Comte e Marco Glaviano. Tornato in Italia inizia a collaborare come fotografo con varie riviste tra cui Vogue Italia, Amica e il Venerdì di Repubblica.
Oggi alterna la fotografia ai documentari, entrambi parte della sua professione.
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