C’era proprio lei, Julie Delpy, in sala con parte del cast ed alcuni della troupe, a presentare il suo ultimo film, Lolo, una storia narrata ‘lievemente’ seppur greve di sentimenti atavici ed inconsci.
Julie Delpy ha iniziato giovanissima la sua carriera come attrice per Bertrand Tavernier – Leone d’Oro alla Carriera a Venezia, quest’anno – come protagonista di Quarto comandamento (La Passion Béatrice), del 1987 e poi di Film bianco, 1994, parte della trilogia di Krzysztof Kieslowski, i primi e più importanti film della sua carriera.
Passata da tempo dietro la m.d.p. e come sceneggiatrice e come regista, la Delpy ha presentato a Venezia 72 Lolo, un film raffinatamente noir, un piccolo, certo, divertissément femminilmente molto sofisticato, davvero una piccola e gustosa ripresa, ma anche un omaggio, alla classica sophisticated comedy più classica all’americana che raggiunse il suo apice tra i Fifties ed i Sixties – come lei stessa ha spiegato durante la intervista dopo la visione in sala della pellicola.
L’amore-odio tra genitori e figli – tema usato – è qui, affrontato quasi sempre con una certa ironia ed autoironia.
Non è stavolta la madre ad essere ‘carnefice’ del figlio, come in media lo è la mamma prepotente ed invadente italiana o ebrea, la nota ydische mame: è il figlio che, non volendo separarsi dalla madre – si può scomodare Freud? – suo ‘unico oggetto’ d’amore, fin da piccolo la distrae e l’allontana da tutti i probabili uomini-amanti, ad iniziare dallo stesso marito (suo padre) a cui la sottrae, ancor bimbo.
Scelte e colte le citazioni musicali classiche, dal Blau Donau di J.Strauss a A summer Place, la amatissima colonna sonora di Max Steiner di Scandalo al sole, nella versione orchestrale di Percy Faith, e le locations, sempre luoghi della migliore cultura parigina come il Beaubourg.
Simpaticamente sarcastico il cameo dell’erede di Coco Chanel, Karl Lagerfeld, interprete di se stesso, che dona al film un’ulteriore (voluta) aura di eleganza stilistica molto particuliér.
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni
Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com