Cosa faccio adesso ? Nel mio paese c’è la guerra e non riesco a vivere in modo dignitoso e sicuro, l’ho sempre detto che la rivoluzione sarebbe partita da destra…
Ho moglie e 2 figli, mi chiamo Michele mi chiamano Faccio, abito a Copparo, siamo nel 2025 e ho paura di morire, ho paura che qualcuno della mia famiglia muoia. Da troppo tempo non vedo più tanti amici e conoscenti, cosa gli sarà successo? Dove sono finiti? E io cosa posso fare?
Nel mio paese si viveva bene fino a qualche anno fa, avevo un lavoro, facevo il metalmeccanico alla Berco, mia moglie era maestra alle scuole elementari, i miei bimbi crescevano allegri e spensierati, ora sono ragazzi e fino a poco fa andavano all’universitá, stavamo bene tanto che ci potevamo permettere anche qualche cena fuori e qualche viaggetto nella nostra bella Italia; poi la guerra, la fame, la miseria, ed ora ho deciso: io me ne vado!! … ma dove vado?
Scappo via mare, vado su un barcone, voglio andare in un Paese che possa accogliere tutta la mia famiglia. Ricordo quando arrivavano i barconi di gente disperata da noi e in tanti non erano d’accordo, dicevano in modo sarcastico che chi li accoglieva doveva prenderseli a casa propria. Io invece ho sempre pensato che non li avrei mai accolti in casa mia perché avevo troppo rispetto verso di loro, avrei voluto che vivessero in case normali e che magari i soldi delle trattenute nelle buste paga oltre a contribuire alla sanità e alle pensioni andassero anche a favore di queste famiglie disperate, perché sinceramente ero contento e felice che il mio paese li potesse aiutare.
Speriamo che chi ci ospiterà non sia così malvagio, forse la gente “Italiana” che spara queste sentenze non sa cosa voglia dire essere disperati, forse pensano solo agli affari loro e non si mettono nei panni di chi sta veramente male.
Spero di trovare un paese che mi accolga e mi impegnerò per rifarmi una vita insieme alla mia famiglia, auspico che anche altri lo possano fare perché tutti hanno diritto alla vita…
Questo è quello che potrebbe accadere ad ognuno di noi e che accade ogni giorno nel mondo.
In questo preciso momento non accade a noi “Italiani” perché siamo nati in una parte del mondo piuttosto che in un’altra: qui non ci sono guerre, per ora, ma purtroppo non viviamo in un mondo perfetto. Magari prima di sparare sentenze del tipo “devono rimanere a casa loro” “non ce n’è per noi, figurati per loro” ragioniamo e cerchiamo di capire cosa si può provare trovandosi in queste condizioni.
Penso siano le politiche a dover intervenire in maniera definitiva, penso si debba affrontare il problema…
Io per esempio vengo additato come leghista o estremista di destra quando dico che bisogna discutere di questa situazione, sia per accogliere questa gente che per essere severi se delinquono: sono stati fatti errori nel passato, andavano aiutati con lungimiranza ragionando sul fatto che sarebbe potuto accadere quello che realmente sta accadendo oggi, con una situazione che permette ai razzisti di essere tali.
Dico di aiutarli ancora e sempre, dico di farlo con attenzione e criterio, per non dare la possibilità di replica a tutte quelle persone che dicono il contrario: solo così possiamo veramente essere felici e fieri di ciò che il nostro paese fa per questa gente disperata.
Faccio il sovversivo 2.0
Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.
OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:
Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com