Un anno da sovversivo

È trascorso 1 anno da quando sono blogger.
Ho cominciato con “dal voto alla nomination”: mi chiedevo se chi aveva vinto le elezioni doveva cantar vittoria o fare fin da subito un ragionamento sul fatto che aveva votato solo il 37% degli aventi diritto, un dato a mio avviso allarmante e da affrontare immediatamente…
Poi un pezzo “dedicato a Franchino”, ragazzo di Copparo scomparso prematuramente. Ricordo con piacere che anche quest’anno dal 17 al 21 giugno a Copparo c’è il Summer Days Festival, giovani e meno giovani si ritrovano all’insegna della memoria, della buona musica e del divertimento nella “Copparo Violenta”…
Poi tanti altri scritti, l’ultimo su AVIS e ADMO e sul fatto che donare deve diventare come fare la spesa…
Andando a rivedere mi faccio delle domande: ma quanta roba ho scritto? Se alcuni anni fa mi avessero detto che un giorno sarei diventato blogger gli avrei riso in faccia, invece mi diverto, mi libero e mi apro come mai avrei pensato di fare nella mia vita.
Ringrazierò  per sempre il direttore e tutta la redazione di questo giornale, che mi ha dato la possibilità di esprimere questi miei sentimenti e concetti. So che sembra un discorso auto celebrativo…  infatti lo è !!!
Mi voglio fare i complimenti da solo, per una volta al diavolo l’umiltà: evviva i blogger come me, che non usano paroloni che alla fine servono solo a non far capire niente a chi legge e che se non scrivessero, una volta tornati dal lavoro, sarebbero sul divano a guardare programmi demenziali o a dannarsi l’anima sui social network, trascorrendo il proprio tempo libero a guardare gli altri nel loro tempo libero.
Scrivo andandomi a vedere il sinonimo di questa o quella parola, leggo, rileggo, lascio riposare, correggo e scrivo fumando il toscano, scrivo da solo sotto la mia pergola di legno fermandomi ogni tanto a guardare il cielo e i conigli che sbattono i piedi per terra in segno di pericolo perché hanno visto il riccio che vaga per il giardino, scrivo perché sono dislessico e faccio fatica ad esprimermi a voce, scrivo perché ho tante cose da dire giuste o sbagliate ma io scrivo e niente e nessuno me lo può impedire.
Direi un bugia se  affermassi che non guardo mai come va il blog; quando mando il pezzo mi piace leggere il titolo, che faccio sempre scegliere alla redazione, poi i commenti e le visualizzazioni, che sono sempre tutte da scoprire.
Per questo ringrazio tutti quanti hanno perso un minuto del loro tempo per dare una sbirciatina al blog di “FACCIO IL SOVVERSIVO” continuate a seguirmi se volete, continuate a commentare come avete sempre fatto, non mi stancherò mai di leggervi e a volte di rispondere perché questo è il sale della democrazia… grazie e alla prossima !!!