Eventi e cultura
29 Maggio 2015
La visita ideata da teatrOrtaet conferisce forma drammatica alla storia degli Estensi

Lucrezia Borgia, ultime rappresentazioni in Castello

di Redazione | 2 min

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2942LucAlf150dpiSi conclude con le rappresentazioni di sabato 30 e domenica 31 maggio, alle ore 15.30 il ciclo primaverile di visite animate dedicate a ritratto di Lucrezia Borgia, chiaroscuri di un mito, messe in scena negli ambienti più significativi del castello Estense. La visita è stata ideata da teatrOrtaet per dare forma drammatica all’emozionante atmosfera suscitata dalla storia dei signori Estensi, nel loro momento di massima gloria, raccontata nel luogo in cui è stata vissuta.

La visita animata è una particolare forma di “spettacolo itinerante”, ideata da teatrOrtaet, che consiste nel mettere in scena a tappe negli angoli più emblematici di un monumento storico-artistico le vicende dei personaggi che a questo ambiente sono legati. Questa formula permette di assaporare il fascino del luogo e, contestualmente, rievocare con i costumi, le parole e i gesti l’atmosfera umana e culturale che vi si respirava e che ancora vi aleggia, in attesa d’essere ridestata. Finora sono state scritte e interpretate visite animate, oltre che al castello Estense di Ferrara, a Padova (caffè Pedrocchi), Arquà Petrarca (casa del poeta), Gardone (Vittoriale degli Italiani), Baone (villa Beatrice d’Este).

Il castello Estense, costruito nel cuore di Ferrara, è il simbolo più prestigioso dell’illustre casata che ha retto il ducato dalla fine del Duecento al Seicento. L’edificio è stato curato costantemente dai diversi signori che l’hanno trasformato in una reggia-fortezza di grande fascino. La visita animata “Ritratto di Lucrezia Borgia. Chiaroscuri del mito ferrarese” ripropone la figura della celebre figlia di papa Alessandro VI, vittima di complessi giochi politici, giunta a Ferrara, dopo due infelici “matrimoni di stato”, sposa di Alfonso I d’Este. Nonostante la reputazione che l’aveva preceduta, per buona parte costruita dagli oppositori dei Borgia, riuscì a conquistarsi il favore dei nuovi sudditi, grazie alla saggezza dimostrata nel governo e all’apertura ad artisti come Ludovico Ariosto e Pietro Bembo. È a loro, oltre che al consorte Alfonso d’Este, che è affidata la ricostruzione di un emozionante affresco del Rinascimento italiano.

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