Paolo Calvano è il nuovo segretario regionale del Partito Democratico. La proclamazione per l’ex leader provinciale del Pd, e attuale consigliere in Regione, è avvenuta questa mattina a Faenza, dove l’assemblea del partito ha ufficializzato la sue elezione al termine del congresso che ha visto coinvolte le undici assemblee provinciali dell’Emilia Romagna, che si sono chiuse l’11 e il 12 maggio con le consultazioni a Bologna e Imola.
Calvano, 37 anni e originario di OStellato, era l’unico partecipante rimasto in lizza, dopo che i suoi quattro sfidanti (Stefano Caliandro, Enrico Campedelli, Antonio Mumolo e Giuditta Pini) si sono fatti da parte appoggiando l’ex segretario ferrarese come candidato unitario. “Da oggi – è il commento ‘a caldo’ di Calvano – sono segretario del Pd dell’Emilia-Romagna. Ho questa opportunità perché c’è stato chi ha investito tempo e fiducia su di me ad Ostellato, il mio comune, e perché c’è stato chi mi ha accompagnato in un percorso di crescita, formazione e confronto nel Pd di Ferrara. Quelle esperienze le porterò con me per adempiere al meglio a questo nuovo ruolo. Mio nonno, insieme ai miei genitori, mi hanno insegnato che il dovere e la disciplina vengono prima di ogni cosa. Un insegnamento che mi accompagnerà anche in questa nuova bellissima avventura”.
Tra le prime dichiarazioni rilasciate dal nuovo segretario regionale, che subentra al neo-presidente della Regione Stefano Bonaccini, anche un’apertura alla ricandidatura di Virginio Merola come sindaco di Bologna: “Non ci saranno scelte imposte dall’alto, anche perché non funzionano – ha assicurato Calvano ai microfoni dell’Ansa -. Merola ha avuto cinque anni di governo che per chi fa l’amministratore non sono stati semplici. Io non sono bolognese, ma, visto da fuori, credo si debba partire da un giudizio buono sul suo operato: però sarà Bologna che valuterà il suo operato e prenderà decisioni in merito”.