Politica
5 Maggio 2015
L'eurodeputa accusò l'ex sindaco di avere "background di tipo mafioso" e di essere stato condannato per Coopcostruttori

Lara Comi condannata per diffamazione a Soffritti

di Ruggero Veronese | 2 min
Lara Comi a Servizio Pubblico

Lara Comi a Servizio Pubblico

Condannata a una pena pecuniaria di duemila euro per diffamazione aggravata verso l’ex sindaco di Ferrara Roberto Soffritti. Si chiude così il processo a carico di Lara Comi, eurodeputata di Forza Italia che il 24 gennaio 2013, ospite di un confronto tv diretto da Michele Santoro, si scagliò in una arrembante invettiva contro il ‘Duca Rosso’ di Ferrara, che non era presenti in studio. Soffritti si trovò quindi protagonista suo malgrado del talk show, venendo additato come “persona poco limpida”, “con un background di tipo mafioso”, “che ha fatto fallire la Coopcostruttori”, “imputato per questi fatti” e “condannato”.

Tutte accuse che, come sa ci ha seguito le cronache ferraresi, non corrispondono al vero. E infatti non mancarono i commenti bipartisan da parte di vari politici locali che, pur contestando Soffritti sul piano politico, lo difesero dalla sua descrizione offerta dalla Comi. Stamattina l’eurodeputata è stata condannata dal tribunale di Ferrara per diffamazione aggravata, che dopo aver ascoltato la testimonianza dell’ex sindaco ferrarese ha pronunciato la sentenza. In aula Soffritti ha negato ogni ruolo nell’inchiesta Coopcostruttori, in cui non era nemmeno stato indagato, per non parlare del “background di tipo mafioso” di cui aveva parlato la Comi. Una testimonianza che in realtà è stata poco più di una formalità, essendo tesi verificabili nero su bianco dagli atti giudiziari.

Al termine della discussione, il pm Stefano Longhi ha richiesto per l’eurodeputata una pena di sei mesi oltre a quella pecuniaria, ma il tribunale ha optato per la semplice multa economica. Si tratta però solo di una piccola parte di quanto la Comi dovrà versare: oltre al processo penale, l’eurodeputata e Soffritti si sono confrontati per gli stessi motivi anche sul piano civile, dove è stato stabilito un risarcimento di 30mila euro per i danni morali e di immagine subiti dall’ex sindaco.

Si chiude quindi un processo penale piuttosto particolare, anche per i tentativi della Comi di scampare ‘politicamente’ al giudizio. L’eurodeputata si era infatti appellata all’immunità parlamentare (e in particolare alla libertà di espressione che spetta a un politico nel confronto con i propri avversari), appoggiata anche dalla collega austriaca dei Verdi Eva Lichtenberger. Una richiesta che venne bocciata in tronco dal giudice Amore, titolare del processo, secondo cui il parere del parlamento comunitario non vincola un giudice nazionale nell’applicazione del codice penale.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com