Politica
25 Gennaio 2013
Lara Comi a Ingroia: “Hai un candidato colluso e imputato”

Soffritti protagonista involontario da Santoro

di Redazione | 2 min

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soffrittiNon era in studio ma, quantomeno sui social network, il protagonista – involontario e, facile immaginare, tutt’altro che felice di esserlo – è stato Roberto Soffritti. L’ex sindaco di Ferrara candidato da Ingroia in Calabria è stato etichettato come colluso con la mafia, artefice del fallimento della Coop Costruzioni (sic) e imputato. È il contenuto dell’uscita claudicante di Lara Comi del  Pdl nel corso del programma di Santoro. L’europarlamentare, nel criticare le scelte di Ingroia nel comporre le liste di Rivoluzione Civile, è inciampata più volte sul curriculum del tesoriere nazionale del Pdci.

A cominciare dalle imprecisioni veniali (Soffritti è candidato, terzo in lista, anche in Liguria e Veneto) per finire con quelle che potrebbero costarle una sonora querela per diffamazione. Soffritti infatti, come in seguito chiarirà lo stesso conduttore, non è nemmeno indagato.

Che il “Duca rosso” abbia ricevuto e continui a ricevere critiche dal punto di vista politico per come ha gestito Ferrara in 16 anni di ininterrotto ‘dominio’ è un conto; ma da qui a dire che il suo certificato penale è macchiato di processi o sospetti di collusione con la mafia ne passa. Idem dicasi per il crac Coopcostruttori, dove nell’aula del tribunale ci è finito sì, ma solo come testimone. L’unico avviso di garanzia di cui si abbia notizia lo raggiunse nel ’98, relativamente al processo sulle “fogne fantasma”, ma la sua posizione venne archiviata in fase di indagini.

E così, se Soffritti è divenuto protagonista della puntata di ieri sera, Lara Comi è diventata il bersaglio preferito del popolo dei social network. Qualche esempio ferrarese. Alfredo Valente, di Rifondazione, avverte di “non scherzare su queste cose, Soffritti può essere criticato anche ferocemente dal punto di vista politico ma no diffamato con delle falsità…”. Luigi Marattin è ancora più netto: “Da Roberto Soffritti mi divide tutto. La visione del ruolo della politica, gli atteggiamenti, le idee per cambiare il Paese. Da consigliere comunale mi sono spesso scontrato con lui sul merito. Ma quanto avvenuto a Servizio Pubblico (accusato in diretta nazionale – e in sua assenza – di essere colluso con la mafia e di aver fatto fallire la “Coop Costruzioni”) è una vergogna assoluta. Sono senza parole”.

Per il compagno di partito Italo Cariani “la politica ha raggiunto il limite della decenza e credo che oggi non si possa più continuare ad attaccare un uomo come Soffritti, che sul piano giuridico è inattaccabile”.

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