Santa Maria Maddalena. Il famoso scrittore e conduttore ha presentato al teatro don Gino Tosi di Santa Maria Maddalena il suo ultimo romanzo. Teatro gremito e sala in video conferenza interna con posti esauriti già ben prima delle 21.Era il quinto incontro di Parole d’autore, la rassegna letteraria del Comune di Occhiobello organizzata in collaborazione con Cuore di carta.
Corrado Augias racconta del libro, in cui protagoniste sono due donne, Clara e Wanda. Ma anche un romanzo che passa attraverso i misteri dell’inconscio, con un viaggio nella psicanalisi, di cui Sara è studentessa appassionata. Quindi lo scrittore parla di Charcot e delle sue famose isteriche, del testimone passato a Freud: sono tutti gli studi di Sara, che si confronta, invece, in un doppio salto mortale, con un “caso” vero quello della sottomessa Wanda. Sottomessa al suo uomo che vuole indurla alla prostituzione.
Corrado Augias confessa di essere sempre stato amante dei cosiddetti noir e Il lato oscuro del cuore è un noir con il suo bell’omicidio, ma un noir in cui a essere scandagliata è la mente umana, un noir nel quale, in fin dei conti, è posta al centro la domanda “Quid est veritas?”. Quella domanda che Pilato rivolse a Gesù e che risuona sulle labbra di un personaggio del romanzo. “D’altro canto – dice lo scrittore – è un tema che è centrale in tutti i miei libri. A questo tema posso riportare l’interesse per le città di Parigi, New York, Roma. Londra, ma anche i miei primi lavori di narrativa noir e le inchieste giornalistiche su Vaticano, Gesù, Maria. E’ il tema della verità e dei suoi segreti. Infatti, il mistero su cui si getta Sara è il mistero che fa saltare i confini tra vittima e carnefice, tra buono e cattivo”.
Sono le 21 e trenta in punto quando Augias smette di parlare e lascia la parola al pubblico. Le domande non si fanno attendere. A chi chiede se bisogno sempre cercare la verità, Augias risponde che forse la ricerca del vero non ci porta molto lontano, abbiamo bisogno di certezze, questo si. Il discorso scivola inevitabilmente sul rapporto con la religione cattolica : “Io credo che a livello teoretico il cattolicesimo sia rimasto troppo arretrato rispetto ai credenti, troppo legato ad Agostino e ai suoi scritti. Credo che Papa Francesco, almeno nei modi stia cercando di superare questa discrasia”.
Rispondendo a un’altra domanda, collegata a questo argomento, dice che non sarà facile la vita di questo Papa. Già i suoi atteggiamenti sono cambiati. “Non dobbiamo scordare che esisteva un patto di ferro di non interferenza, non scritto, tra il presidente della C.E.I. il cardinal Ruini e l’allora presidente del Consiglio Berlusconi. Sono difficili da sradicare queste cose”.
A chi gli chiede se è freudiano piuttosto che junghiano, lo scrittore racconta che la psicanalisi non si riduce solo a questi due capisaldi. “Charcot in Francia è stata lo studioso che ha dato un grande impulso alla psicanalisi. Perché è arrivato a un piccolo passo dallo scoprire l’inconscio senza farlo? Secondo me perché era francese, razionalista, positivista. Era troppo per lui. Per lo stessa ragione l’ha fatto Freud, perché imbevuto di cultura ebraica. E solo lo svizzero Jung poteva dirci che non siamo monadi separate e uniche, ma abbiamo un inconscio collettivo. Poi non dobbiamo scordarci di Lacan e delle nuove scuole di pensiero”.
Molte sono le donne che pongono domande a cui Augias risponde che il centro dell’umanità è la donna, da cui vengono sia gli uomini sia le donne, altroché superiorità maschile. “ Le donne sono meno sondabili della psicologia grezza degli uomini, appunto il lato oscuro, che tanto ha spaventato la chiesa cattolica nel periodo dell’Inquisizione”. Sono le dieci e trenta in punto. Corrado Augias si sottopone alla lunga fila di autografi.
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