Il piano di contenimento e abbattimento delle nutrie che la Provincia intende avviare ha scatenato anche sul web l’ira indignata degli animalisti, che da questa mattina stanno intasando la mail della nostra redazione con lettere di protesta inviate a tutti i sindaci dei Comuni del territorio ferrarese, oltre che alla Provincia, all’Ausl di Ferrara, alla Regione.
Il tono dei messaggi è più o meno sempre lo stesso: “Ci sono metodi meno cruenti per gestire le popolazioni di animali alloctoni”, “utilizzare metodi non cruenti”, “l’abbattimento è uno dei metodi meno efficaci contro la sovrappopolazione delle nutrie”, “per compiacere alla lobby degli agricoltori e dei cacciatori si preferisce ammazzare”, “avvallare il far west è incivile”: sono solo alcune delle frasi ricorrenti nelle mail provenienti da ogni parte d’Italia, nelle quali si chiede di annullare l’operazione e di procedere a risolvere il problema con metodi “incruenti, scientifici e sensati”.
Tra i metodi alternativi suggeriti figurano la sterilizzazione, ma anche l’allargamento e una modificazione della sezione trapezia classica delle sponde dei corsi d’acqua a favore di una sezione meno inclinata e provvista di più stadi, in cui possa crescere vegetazione ripariale (secondo quanto indicato nelle Linee Guida per la Riqualificazione ambientale dei canali di bonifica in Emilia Romagna, ndr), oltre l’installazione di reti antinutrie nei canali e il ripristino degli habitat.
La strada scelta per la protesta animalista è, appunto, quella della “mail bombing”, un attacco (pacifico) informatico che ha iniziato a circolare sul web da poche ore grazie a una pagina dedicata su Facebook, e all’avvio di una petizione online, stesso metodo utilizzato recentemente anche per la protesta contro la soppressione dei piccioni all’ospedale di Cona.