Cronaca
3 Aprile 2015
Vincenzo Trapella aveva conosciuto l'attore rodigino sul set de "La donna del fiume"

Il ricordo di Rick Battaglia rivive a Codigoro

di Redazione | 2 min
Rick Battaglia, Leo Coleman e Vincenzo Trapella

Rick Battaglia, Leo Coleman e Vincenzo Trapella

Codigoro. Sabato 28 marzo, a Corbola dov’era nato nel 1927, è morto l’attore Rick Battaglia che, scoperto a Milano mentre faceva il barista dal giornalista Goffredo Parise, aveva debuttato nel 1955, come attore, con Sophia Loren nel film, diretto da Mario Soldati, “La donna del fiume”.

La pellicola narrava delle migrazioni delle genti del Delta del Po a La Pila dove, lungo le rive del maggior fiume italiano, il cui quinto ramo principale del suo delta si affaccia anche in provincia di Ferrara, ad agosto fiorivano le canne palustri, pronte per fare le scope di piume, “pnaci” in dialetto veneto traduzione letterale:”pennacchi”.

Per la scena del ballo – un mambo – che Sophia Loren avrebbe ballato nel film, Soldati aveva preso in affitto un vecchio posteggio per biciclette sulla piazza-spiaggia di Volano, aveva fatto costruire un capanno-bar mentre un grande quadrato in cemento, nelle riprese, fungeva da pista da ballo. Rick Battaglia, con un bicchiere mezzo pieno era appoggiato con un gomito al baracchino-bar, Sophia ballava con l’attore, Gerard Oury. Alla fine del mambo, Rick, attaccò briga con il ballerino della Loren e ne nacque una zuffa generale.

“Le riprese per quella scena, durarono una quindicina di giorni – racconta Vincenzo Trapella – ed io, con le altre comparse, salivo ogni mattina su di un pullman a Codigoro. Tra gli aiuti registi c’era, fra gli altri, Florestano Vancini al quale davo del tu perché eravamo entrambi emergenti socialisti di Nenni. E così, grazie al grande regista ferrarese sono finito nel primo gruppo ballerini anche se ero alto solamente un metro e settanta. Mille lire ogni sera, dopo le riprese e, per il pranzo, io ed un paio di amici, avevamo in “dotazione” il cestino che ci offriva quotidianamente, Rick Battaglia.

L’attore veneto, nato di là dal Po, dove poi si svolse il resto del film con l’annegamento di “Tunìn” figlio di Sophia e di Rick, fra le canne palustri di La Pila, intanto, era finito in manette per contrabbando. “Durante le pause – racconta Trapella – con Battaglia abbiamo instaurato rapporti amichevoli e confidenziali ma, io personalmente, dopo la fine del mambo e la partenza della troupe, Rick Battaglia l’ho rivisto solo in quei film che gli hanno fatto interpretare”. Centodieci, pare, fra cui “Giù la testa” di Sergio Leone, quest’ultimo uno degli aiuti di Soldati, nella Volano primi anni ’50 del secolo scorso. Nel 1936, infine, la madre dell’attore – ragazza madre – si era trasferita a Milano allevando da sola il figlio che aveva un fisico ed una bellezza da mozzafiato. Da qui la sua eccezionale carriera cinematografica.

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