“La battaglia di anni contro il gas di Rivara rischia di essere vanificata se saranno autorizzate altre venti estrazioni in regione”. A dirlo è il capogruppo leghista in Regione Alan Fabbri, annunciando una nuova risoluzione contro le trivelle all’indomani dell’apertura della Regione a nuove concessioni.
“La Lega Nord, per anni, ha condotto, con i territori, una battaglia politica senza esclusione di colpi contro lo stoccaggio di gas in una zona ‘ferita’ come Rivara. A circa un mese di distanza dall’affannosa rincorsa dell’assessore Costi a precisare che ‘la vicenda del deposito di gas a Rivara è definitivamente chiusa’, Gazzolo, collega di giunta, ha ammesso che la ‘Regione sta ragionando se approvare il rilascio di nuove concessioni per l’estrazione di idrocarburi. Si confermano così gli allarmi da noi lanciati nel novembre scorso sulle insidie dello ‘Sblocca Italia’, contro le quali siamo pronti a ‘occupare i cantieri’”.
“L’assessore Gazzolo si fermi: sta facendo il gioco del ministro Guidi – che con il settore energetico ha chiari interessi di famiglia – e dei poteri forti.”. “In assenza di evidenze scientifiche né a favore né contrarie alla correlazione tra estrazioni e sisma, il principio di precauzione imporrebbe di astenersi da ogni concessione alle perforazioni. Forzare questo principio è da irresponsabili ed è per questo che chiederemo alla Regione di tornare a esprimere – come già fatto un anno fa dall’Assemblea legislativa e come il ‘mio’ Comune, Bondeno, ha fatto in tempi non sospetti – il proprio totale dissenso alle trivelle”.
Fabbri invita poi Gazzolo a riferire in Assemblea legislativa: “Constatiamo che, nel merito della questione delle concessioni alle trivellazioni e dei rischi aperti dallo Sblocca Italia, gli assessori Costi e Gazzolo rifiutano risposte. Un brutto segno per una Regione che, dopo aver vissuto l’incubo del sisma, merita risposte e, invece, dalla Regione continua a ricevere silenzi. Colpevoli silenzi. Invitiamo l’assessore Gazzolo a riferire quanto prima in Assemblea legislativa sulle sue dichiarazioni alla stampa riguardo alla possibilità, da lei espressa, del rilascio di nuove concessioni all’estrazione di idrocarburi. Le ricordo che il 15 aprile 2014 l’Assemblea legislativa ha deliberato la sospensione in tutta Emilia-Romagna ‘di qualsiasi nuova attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi’. Agire diversamente, oggi, oltre che una irresponsabile forzatura del principio di precauzione, sarebbe una violazione delle prerogative del consiglio”.