Occhiobello
29 Marzo 2015
Il giornalista vaticanista Rai a Santa Maria Maddalena ha parlato del suo libro a "Parole d'autore"

Aldo Maria Valli, Santa Marta e Papa Francesco

di Redazione | 4 min

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aldo maria valli 3Santa Maria Maddalena. Nel quarto incontro di “Parole d’autore”, che ancora una volta ha riempito il teatro don Gino Tosi di Santa Maria Maddalena, il giornalista e inviato Rai in Vaticano Aldo Maria Valli ha presentato il suo libro e ha parlato di Papa Francesco. La rassegna organizzata del Comune di Occhiobello in collaborazione con Cuore di Carta si prende una pausa pasquale per tornare l’11 aprile con Corrado Augias.

Ad Aldo Maria Valli non piace essere chiamato vaticanista. Lo rivela alla fine del quarto incontro di Parole d’autore, al teatro don Gino Tosi di Santa Maria Maddalena. Rivendica per sé il fatto di essere un giornalista prima di tutto, poi di essersi curato e di curarsi di vicende legate alla Santa Sede. “ Non vorrei si incominciasse a pensare che faccio parte idealmente della curia, che sono in qualche modo il loro porta voce. Io sono un giornalista libero, che dipende dalla RAI e che prova a presentare le notizie al meglio”.

Il giornalista ha presenta il suo libro Con Francesco a Santa Marta e la sala del teatro anche per questa occasione è completamente piena.

Maria Valli racconta quale è stata l’occasione che lo ha spinto a scrivere il libro: “dovevo fare un servizio per la RAI sulla nuova residenza del nuovo Papa in occasione del primo anno di pontificato e ho voluto incontrare quelli che tutti i giorni vedono e parlano con il Papa all’interno del “convitto”, come lo chiama Papa Francesco”.

aldo maria valli 2Dalle interviste e da altri imprevisti avvenimenti è nato Con Francesco a Santa Marta. Si tratta di una narrazione di vita quotidiana più che di un saggio. Il giornalista racconta come tutti coloro, che lavorano all’interno della residenza abbiano un’immagine di Papa Francesco quasi da padre, più che da Papa. Lo incontrano regolarmente in tutti i luoghi, come fosse uno di loro: in ascensore, alla mensa, lungo i corridoi.

Nel libro di Aldo Maria Valli ci sono molti aneddoti, che sono fatti realmente accaduti, come, ad esempio, il rifiuto di Papa Francesco ad avere il tovagliolo cambiato ad ogni pasto “E’ uno spreco”, pare abbia detto. “Ora” ci dice il giornalista, sorridendo “anche il Papa ha sul tavolo una semplice bustina, all’interno della quale vi è il tovagliolo, che viene cambiato due volte alla settimana, con la scritta “P.Bergoglio”.

“In realtà, al di là degli aneddoti, Santa Marta è l’epicentro della rivoluzione che questo Papa ha messo in atto nel giro breve di due anni. Soprattutto una rivoluzione nella comunicazione, che lo ha portato a essere sentito come uno di casa, come appunto il padre. “Non dimentichiamo” sottolinea Maria Valli “ che Papa Francesco è un gesuita. Ed è profondamente gesuita. Quei preti preparati a essere inviati nei più lontani luoghi del mondo, ma anche gli intellettuali della Chiesa. Non sottovalutiamo le parole e i modi del Papa: lui stesso ha detto – sono un po’ ingenuo e un po’ furbo-”.

Il giornalista racconta come nel libro sia descritto anche il suo improvviso incontro con Francesco, lungo i corridoi del palazzo, nei pressi dell’appartamento 201, dove il Papa risiede. Un incontro assolutamente della quotidianità e della massima naturalezza. Racconta infine delle famose messe, che ogni mattina Papa Francesco celebra nella cappella di Santa Marta. “Il Santo Padre ha aperto la sua messa personale a tutti, facendo invitare, a rotazione, prima i dipendenti del Vaticano poi i credenti delle parrocchie romane. Rendendo pubblico questo momento e la sua omelia e mettendo anche inizialmente in grave imbarazzo l’ufficio stampa vaticano”.

aldo maria valli 1Aldo Maria Valli dice che questo è Francesco, che ha incominciato da questo suo voler stare in mezzo alla gente, il cambiamento della Chiesa cattolica. “Io non so fino a che punto arriverà questo Papa, ma certamente, in due anni, ha fatto il miracolo di cambiare la percezione della Chiesa cattolica e soprattutto sembra voler dire che dobbiamo uscire dall’Antico Testamento, in cui è la legge prima di tutto, per entrare nel Nuovo in cui centrale è la misericordia”. Appunto un gesuita in tutto e per tutto.

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