Cronaca
19 Marzo 2015
Oltre 600 bambini si sono stretti attorno al parco dell'Amicizia per dire basta alle discriminazioni

Una catena umana contro il razzismo

di Elisa Fornasini | 3 min

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“Diamoci la mano contro il razzismo”, lo slogan scelto dall’istituto comprensivo De Pisis di Ferrara in occasione dell’undicesima settimana contro il razzismo, è stato preso alla lettera da oltre 600 bambini delle scuole Aquilone, De Pisis e Matteotti che questa mattina hanno formato una vera e propria catena umana attorno al parco dell’Amicizia. Il momento di condivisione con i più piccoli dei valori dell’accoglienza, della pace e dell’uguaglianza è partito dall’istituto scolastico di viale Krasnodar, le cui gradinate sono state invase da un’orda di ragazzi pronti a leggere e a cantare le proprie riflessioni contro le discriminazioni.

“La natura spontanea dei bambini non è razzista. Un bambino non nasce razzista. E se i suoi genitori o i suoi famigliari non gli hanno messo in testa delle idee razziste, non c’è ragione perché lo diventi” è una delle tante citazioni, tratta da “Il razzismo spiegato a mia figlia” di Tahar Ben Jelloun, lette dai giovani studenti durante la manifestazione. È il terzo evento che l’ic De Pisis organizza per celebrare la giornata mondiale contro il razzismo, una grande e coinvolgente festa voluta dalla dirigente scolastica Maria Gaiani per sensibilizzare gli alunni sui temi della diversità e promuovere la ricchezza derivante da una società multietnica e multiculturale.

“Siamo reduci dalle notizie dei recenti attentati che colpiscono il cuore della civiltà – comunica la dirigente Gaiani, prendendo a esempio l’ultimo attacco al museo del Bardo di Tunisi e la sempre recente distruzione di siti archeologici – nonostante la cultura sia la base del cittadino e il fondamento attraverso cui tutte le civiltà crescono. Nelle scuole costruiamo la coscienza dei nostri ragazzi trasmettendo la cultura, che non è mai razzismo”. Il senso della giornata viene ‘ampliato’ dall’assessore alla Pubblica Istruzione Annalisa Felletti, secondo cui l’amministrazione comunale “è da sempre impegnata a contrastare ogni forma di discriminazione e a promuovere il tema della pace e i valori dell’accoglienza”. L’assessore, riprendendo il motto della manifestazione, invita tutti gli alunni a dare la mano perché è “il miglior gesto di benvenuto per accogliere i bambini stranieri che arrivano in classe”.

“Diamoci la mano per tutta la vita” rincara la dose la tenente Rossella Capuano, che auspica che i ragazzi mettano in pratica per tutta la vita i valori imparati a scuola in quanto “la differenza tra di noi non sta nel colore della pelle ma nell’intelligenza e nel buon senso: il razzismo è semplicemente ignoranza”. Dopo l’ultimo intervento a cura della rappresentante del Ctp di Ferrara (il centro territoriale permanente che si occupa di educazione, istruzione e formazione per adulti italiani e stranieri), la catena umana è partita dall’istituto di viale Krasnodar per ‘circumnavigare’ il parco dell’Amicizia.

L’iniziativa verrà replicata domani, venerdì 20 marzo, presso la sede di via Ladino a Porotto, dove gli alunni dell’istituto si riuniranno nell’area cortiliva e, dopo aver letto alcune riflessioni, si uniranno ancora una volta in una catena umana senza nessuna distinzione di razza, colore, sesso, lingua e religione.

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