(foto di Alessandro Castaldi)
Finisce in perfetta parità la gara del “Paolo Mazza” tra Spal e Prato. In un match importante soprattutto per i risvolti di classifica, a vincere è forse solamente la paura e così ne nasce una partita brutta, ricca di errori e con poche emozioni. Quando poi arrivano, traverse e pali strozzano in gola la gioia di Gentile e Fioretti da una parte e di Urso sul versante opposto. I ragazzi di mister Semplici mantengono 4 punti sulla zona play-out e nel prossimo turno giocheranno la seconda partita consecutiva al “Mazza”, sabato pomeriggio, contro il Grosseto.
Dopo i minimi stagionali delle ultime gare a Ferrara, circa 2900 spettatori seguono la sfida tra Spal e Prato. Non scorre buon sangue tra le due tifoserie, che non mancano di ‘stuzzicarsi’ sin dal pre partita. La Curva Ovest si ‘accende’ al fischio iniziale: imponente coreografia di sciarpe e il messaggio, al centro della “Campione”: ‘Cuore e passione, sempre al tuo fianco in ogni occasione’.
Semplici deve rinunciare a Silvestri ed opta per Giani come sostituto: il resto dell’undici titolare è confermato dalla gara di Teramo. Nemmeno il tempo di sistemarsi in campo e i biancazzurri rischiano subito la “sbandata”: cross dalla destra di De Agostini, Menegatti in presa si lascia sfuggire il pallone che carambola sui piedi di Bocalon che controlla e conclude a colpo sicuro. Sulla linea è però provvidenziale la respinta di testa di Cottafava che evita lo svantaggio immediato.
Sembra, a tratti, di rivedere il match giocato dai biancazzurri a Teramo, ma a ruoli invertiti: la squadra estense tiene in mano il pallino del gioco, ma è un possesso sterile, il Prato è bravo a coprirsi e a ripartire pericolosamente. Ci provano in due occasioni Giani e compagni con le conclusioni di Di Quinzio, su punizione, e Lazzari dopo una bella “serpentina” al limite dell’area: in entrambi i casi Gazzoli è attento.
La Spal così cerca la ‘giocata’ sulla sponda di Zigoni e l’inserimento del velocissimo Rovini: in due occasioni, intorno alla mezzora, la giocata riesce e il piccolo attaccante toscano sbaglia, nella prima, la scelta del movimento uno contro uno perdendo la palla, poi, poco più tardi trova sulla sua strada Gazzoli in uscita, molto bravo poi a ribattere il tentativo di ribattuta di Gentile.
Il primo tempo si conclude così sullo 0 a 0.
L’inizio di ripresa sveglia dal ‘torpore’ l’infreddolito pubblico del “Mazza”. Dopo 4′ è Rovini che salta un paio di avversari al limite e colpisce di sinistro impegnando Gazzoli in una respinta non facile: la palla si impenna, davanti a Gentile che sceglie probabilmente la soluzione più difficile e si coordina per una semi-rovesciata che si stampa incredibilmente sulla traversa a pochi passi dalla linea di porta toscana.
La risposta del Prato non tarda ad arrivare e sono brividi per la Spal: Urso si inserisce centralmente e scaglia un destro potente che va a sbattere sul palo della porta estense difesa da Menegatti. Viene da pensare ad un secondo tempo più spettacolare, e invece dopo l’inizio vibrante con lo scorrere della gara le due squadre tornano a coprirsi. Ed è la Spal a tenere in mano nuovamente l’inerzia del possesso palla, ma lo fa nella maniera più errata possibile: passaggi lenti e imprecisi, molto spesso palloni alti in direzione di Zigoni con la difesa del Prato che capisce la giocata e non fatica più di tanto a neutralizzare la punta ex Milan.
Semplici prova così ad affidarsi alla panchina, come accaduto a Teramo: entrano Finotto, Togni e Fioretti, out Rovini, Gentile e Nava e biancazzurri con il 4-3-3. La scelta del tecnico biancazzurro potrebbe pure rivelarsi azzeccata quando proprio l’attaccante ex Catanzaro va vicinissimo al suo 9° centro stagionale: traversone di Di Quinzio dalla destra e colpo di testa che va ad incocciare, nuovamente, la traversa. Gara che non si sblocca nel finale, in cui oltre ai lanci lunghi verso le punte, la Spal si fa vedere unicamente per una conclusione potente ma centrale di Finotto.
E i biancazzurri rischiano la ‘beffa’ nel finale: cross dalla destra del neo entrato Knudsen, pallone che attraversa l’area e Coccolo, dimenticato nell’occasione da Lazzari, si trova tutto solo a due passi dalla porta di Menegatti: la conclusione dell’esterno toscano, fortunatamente, è da dimenticare e la palla finisce altissima facendo respirare i tifosi estensi.
Nei 3′ di recupero finali accade nulla. Per la Spal è il terzo pareggio consecutivo in campionato (quarto nelle ultime quattro partite giocate, considerando quello di Coppa contro il Como). Sabato, al “Mazza”, altro impegno contro una diretta concorrente, il Grosseto: i toscani seguono infatti i biancazzurri in classifica, staccati di un solo punto, nella lotta per la salvezza.
Il tabellino della gara con i voti:
SPAL-Prato 0-0
SPAL: Menegatti 5,5, Lazzari 5,5, Giani 5,5, Capece 6, Gasparetto 6, Cottafava 6, Nava 5,5 (35’ st Fioretti 6), Gentile 5,5 (28’ st Togni 5,5), Zigoni 5,5, Di Quinzio 6, Rovini 6 (14’ st Finotto 5,5). A disp.: Albertoni, Aldrovandi, Gerbaudo, Landi. All.: Semplici 5,5
Prato: Gazzoli, Grifoni, De Agostini, Urso, Dametto, Rinaldi, Coccolo, Cavagna, Bocalon (39’ st Rubino), Gabbianelli (26’ st Knudsen), Fanucchi. A disp.: Ivusic, Bandini, Rickler, Tassi, Santini. All.: Esposito
Arbitro: Colosimo di Torino 6
Note: spettatori 2856. Ammoniti: Cavagna, De Agostini, Gentile, Capece, Togni. Angoli: 6-2. Recupero: 0’ pt; 3’ st