di Silvia Franzoni
C’è una porta a vetri, al civico 306 di via Bologna, e se ci si avvicina un poco si scorgono quadri vivaci alle pareti bianche e poi, se si varca la soglia, ci si accorge dei tulipani rossi e gialli che accompagnano gli scalini e, al piano superiore, dei triangoli colorati ad indicare le varie sale che si aprono sul corridoio: la sede della Cooperativa Sociale ‘Piccolo Principe’, si potrebbe dire, è un allegro e puntuale accostamento di tinte calde. È all’interno di questi spazi che si organizza il Poliambulatorio Cnpi (Centro ferrarese di neuropsichiatria, neuropsicologia e di riabilitazione dell’età evolutiva), un centro specialistico che si pone come “una struttura sanitaria che è ulteriore interlocutore – lo presenta l’assessore Chiara Sapigni – delle istituzioni in una logica che si allontani dalla sola contrattualizzazione ma sia di reazione congiunta ai costanti cambiamenti del welfare”. L’apertura costante, e al territorio e alle istituzioni, è infatti una delle caratteristiche attraverso le quali Michele D’Ascanio, presidente della cooperativa, presenta ‘Piccolo Principe’, una realtà “viva e attenta – spiega D’Ascanio – che cerca il dialogo con le scuole, si pone in continuo aggiornamento, parte sempre dall’esigenza delle famiglie e cerca la collaborazioni con il mondo associazionistico, tanto che al momento è sede della Associazione italiana disprassia età evolutiva (Aidee)”.
Nata ad aprile del 2014 e attiva da ottobre scorso, la cooperativa si è presentata alla città in una conferenza stampa dai toni informali: non hanno infatti certo nascosto l’entusiasmo i 16 soci e i 4 collaboratori (tre quarti dei 20 professionisti sono donne) nell’affermare di essere “l’unica cooperativa esistente in Emilia Romagna – specifica il direttore sanitario Giovanni Polletta – ad occuparsi di neuropsichiatria infantile”. E nelle lodi e negli applausi non si risparmiano neppure il presidente ed il direttore di Confcoperativa, Roberto Crosara e Ruggero Villani, soddisfatti che “il gruppo di tecnici e specialisti abbia scelto – spiegano – di organizzarsi attraverso la forma societaria cooperativa”.
Pioniere del settore, ‘Piccolo Principe’ ha già in carico oltre 450 bambini ed opera sul territorio provinciale ferrarese, a Rovigo, Mantova, Modena e Bologna offrendo “professionalità ed esperienza clinica, la possibilità di scelta del professionista – continua Polletta – la certezza di accedere al poliambulatorio entro 15 giorni e la trasparenza dei costi entro i limiti tabellari, fascia bassa, stabiliti dagli Ordini Professionali”. In concreto, l’iter per avvicinarsi al poliambulatorio prende avvio, poiché si tratta di minori, sempre dal genitore che, raccolta la preoccupazione della scuola o del pediatra di base, ma anche autonomamente, si indirizza ai servizi offerti dal poliambulatorio, nel quale si attua “un approccio multidisciplinare – precisa Michele D’Ascanio – che coinvolge l’intera equipe di professionisti e poi, a seconda del bisogno, si declina nei vari trattamenti riabilitativi”: dalla psicoterapia, alla logopedia alla neuropsicomotricità, tutti rintracciabili sul sito web www.piccoloprincipecoop.it.
La conferenza stampa si esaurisce presto nei sorrisi mentre il corridoio si riempie per il rinfresco organizzato per l’occasione: è il direttore sanitario Giovanni Polletta a concludere la relazione di ‘battesimo’ del poliambulatorio sottolineando, in riferimento ai loghi che si accompagnano alla cooperativa, l’importanza della “famiglia, in tutte le sue declinazioni – evidenzia – come centro di ogni percorso umano e professionale, di crescita e di autonomia”.
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