Vivono in auto con la figlia di due anni. Li soccorrono i Carabinieri
Vivevano da non si sa quanto tempo in pochi metri quadri. Padre, madre incinta, figlia di due anni, con cane e gatto, dormivano tutti nell'auto. Ferma in un parcheggio pubblico
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Angelo Demetrico
Poggio Renatico. È cominciato tutto ad agosto, con una richiesta d’aiuto disperata di una ragazza che tentava di togliersi la vita e che si è poi sfogata con le autorità l’indagine che ha portato allo sgominamento di un giro di sfruttamento della prostituzione comprendente anche una minorenne che operava tra i comuni di Poggio Renatico e Galliera.
Ai carabinieri che l’avevano salvata appena prima di lanciarsi sui binari grazie all’allerta data da un ragazzo della zona e a una dottoressa del 118 che si era recata sulla scena la ragazza, all’epoca appena diciassettenne ha raccontato la sua storia, cominciata circa un anno prima, quando fu portata in Italia dalla Romania con la promessa di lavorare in un bar e invece avviata alla prostituzione senza la possibilità di sottrarsi. In caso di fuga infatti i suoi familiari in Romania “sarebbero stati in pericolo”.
A minacciare la ragazza – che grazie all’interessamento del sindaco di Poggio Renatico, presentatosi la sera stessa dell’evento in caserma, fu inviata presso una struttura di accoglienza – era I.A.M, 25enne sua connazionale al momento ricercata all’estero e compagna di Angelo Demetrico, 64enne originario della provincia di Enna, legale rappresentante della “Nuova Cueva”, circolo privato di San Venanzio di Galliera dove si presume avessero luogo le prestazioni sessuali. “Nuova” perché già nella metà degli anni duemila furono ritirate le licenze al locale dopo un controllo della Polizia Municipale di Galliera, di cui San Venanzio è una frazione, fu ravvisato il reato di spettacoli pubblici senza licenza. Demetrico fece ricorso al Tar dell’Emilia-Romagna contro il provvedimento e l’attività riaprì.
L’attività, secondo la ricostruzione degli inquirenti, era organizzata nei minimi dettagli: le ragazze – sette, di nazionalità cubana, rumena, ungherese e dominicana dai 17 ai 45 anni – erano ospitate in un appartamento sito nel pieno centro di Poggio Renatico. Da lì venivano trasportate per dieci chilometri ogni sera fino al night – che negli ultimi tempi si era dotato anche di un sito internet e di una pagina facebook –, oltre che da Demetrico anche da Mario Vedelina, classe ‘61, ennese, anche lui raggiunto dal provvedimento cautelare, il quale, diventando il factotum del locale, oltre che a trasportare le ragazze aveva il compito di ripulire i privè.
I clienti, che arrivavano a spendere nel locale anche migliaia di euro, sovente anche indebitandosi, dopo aver fatto la tessera socio venivano accolti da un piano bar con lap dance. Ogni consumazione costava dieci euro con le drink card del locale. Nelle due salette di fianco poi, attrezzate con letti e divani, si consumavano i rapporti sessuali veri e propri: 100 euro per dieci minuti – cronometrati dalla compagna di Demetrico ora ricercata, che si impegnava a far pagare il sovrapprezzo in caso di sforamento –, 50 se la ragazza si fosse solo spogliata, il tutto registrato con una contabilità separata basata su fogli di carta tenuti di fianco alla cassa come hanno accertato le fiamme gialle. Del compenso, metà restava a Demetrico, l’altra metà andava alla ragazza in questione. L’uomo dava anche disposizioni per il post lavoro: non frequentare i clienti all’esterno del locale.
Questa mattina all’alba l’incubo è finito: 15 carabinieri, su ordine del gip del tribunale di Bologna Rita Chierici hanno arrestato a Poggio Renatico Angelo Demetrico e Mario Vedelina mentre alcuni finanzieri hanno provveduto a sequestrare il locale, il suo contenuto, i conti correnti e le auto utilizzate per il trasporto delle ragazze, facendo al contempo partire le ricerche all’estero per I.A.M.. I due sono stati poi tradotti in carcere.
Ad essere contestati sono i reati di sfruttamento della prostituzione minorile, violenza sessuale su minore e violazione della legge Merlin.
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