
L’esultanza dei tifosi estensi al “Del Duca” dopo il momentaneo vantaggio della Spal sul campo della capolista
Finisce nella maniera più atroce possibile: la Spal è in vantaggio al “Del Duca”, in casa della capolista Ascoli ancora imbattuta davanti al pubblico amico. I biancazzurri giocano pure in 11 contro 10 dalla mezzora, esprimono finalmente un gioco corale mai visto nel corso della stagione, creano occasioni a ripetizione per chiudere la sfida. Poi, inesorabilmente, ecco due disattenzioni difensive che nell’arco di 10′ consentono ai bianconeri prima di rientrare in partita e trovare il vantaggio poi, impensabile per l’andamento sino alla metà del secondo tempo. E dall’altro lato del campo gli errori sotto porta a ripetizione, dove nemmeno la buona sorte sorride ai ragazzi di mister Semplici. Il finale dice 2 a 1 per la capolista, al termine di 90′ ed oltre vibranti minuti di gioco: risultato bugiardo, bugiardissimo. La Spal può ‘consolarsi’ per la bella prestazione sul campo più difficile possibile ed allo stesso modo solamente arrabbiarsi con se stessa per essersi fatta togliere dalle mani una gara comandata per lunghi tratti.
I biancazzurri, già privi di Gentile – squalificato – e gli acciaccati Togni, Veratti e Rosina, devono rinunciare anche a Menegatti: il portiere rimedia infatti un colpo al volto nella seduta di rifinitura del sabato ed è costretto a dare forfait. In campo, dal primo, ecco Albertoni al debutto in campionato tra i pali (con il giovanissimo Ranieri in panchina come portiere di riserva) mentre Silvestri vince il ballotaggio con Aldrovandi in difesa, Gerbaudo, l’ex Capece e Di Quinzio formano il terzetto di centrocampo e il tandem offensivo è composto da Fioretti e Zigoni (2 gol nelle ultime tre gare giocate dal 1′). In panchina Rovini, Gasparetto è il capitano di giornata.
Al cospetto di un pubblico numeroso e molto caldo, non sfigura il centinaio di supporters biancazzurri che incitano la squadra sin dal pre gara.
La Spal parte a testa alta: i biancazzurri riescono ad ‘incartare’ per bene i primi della classe, grazie alla difesa a cinque e l’ottimo senso di posizione di Gasparetto, Cottafava e Silvestri. Al tempo stesso la squadra estense non rinuncia a giocare e cerca di imbastire alcune azioni d’attacco soprattutto sulla corsia di destra con Lazzari e Di Quinzio subito nel vivo del gioco. I due combinano in più di una occasione, come al 12° quando il cross di Di Quinzio, innescato da Lazzari, viene ribattuto non senza difficoltà dalla difesa dei padroni di casa. L’Ascoli ci prova unicamente su due punizioni dal limite che non impensieriscono Albertoni, mentre la Spal soprattutto in ripartenza, trasmette sempre la sensazione di poter far male ai bianconeri.
Ed infatti i biancazzurri trovano il vantaggio al 21° con un contropiede perfetto: il merito è in compartecipazione tra Nava e Fioretti, bravissimi a ‘tagliare’ in due centrocampo e difesa marchigiana. Il pallone del terzino ex Carpi finisce sul sinistro della punta che calcia di potenza e batte Lanni, festeggiando così la sua permanenza in biancazzurro dopo le tante voci di mercato dell’ultima settimana. Grande festa in campo e sugli spalti da parte dei tifosi estensi nel settore ospite del “Del Duca”.
La gara si sblocca ed è l’Ascoli che ‘balla’ clamorosamente in difesa: corner dalla sinistra, palla in mezzo e tocco di Gasparetto devìato provvidenzialmente fuori.
Alla mezzora altro episodio chiave e sempre in favore della Spal: contatto Addae-Fioretti, l’attaccante biancazzurro trattiene vistosamente per la maglia il giocatore ghanese, che per tutta risposta gli rifila una testata a gioco fermo. Rosso diretto, Ascoli sotto nel punteggio ed in inferiorità numerica per il resto della gara. La partita si accende e, come prevedibile, arriva la reazione nervosa dei padroni di casa: ci prova prima Grassi con una conclusione a giro che non inquadra la porta, poi Mustacchio ma la sua girata acrobatica si spegne tra le braccia di Albertoni.
La Spal sembra controllare le sfuriate dei padroni di casa e dimostra di essere sempre temibile in contropiede: lancio perfetto di Gerbaudo per Fioretti, che si presenta davanti a Lanni tutto solo cercando un dribling improbabile e facilitando così l’uscita del portiere bianconero che vanifica la clamorosa occasione per il raddoppio.
E’ l’ultimo episodio dei primi 45′ che vedono i biancazzurri in vantaggio, meritato, in casa della capolista.
Inizio di ripresa senza cambi tra le due squadre, l’Ascoli parte in maniera decisa ma è ancora la Spal ed ancora con una ripartenza ad andare vicino al raddoppio: Zigoni arriva sin dentro l’area dei bianconeri servendo poi Fioretti che controlla e calcia con il destro trovando la deviazione decisiva della difesa ascolana in angolo.
Tutto tranquillo sino al 54° quando l’Ascoli trova il pari: punizione di Grassi dalla sinistra, sponda aerea di Mori perso da Silvestri e tuffo di Altinier da ‘zero metri’ per l’1 a 1 ad anticipare gli altri difensori estensi. Clamorosa distrazione che costa carissimo ai biancazzurri e ml’Ascoli, pur rimanendo in dieci, torna in partita. Gasparetto e compagni si gettano in avanti, con Landi che va a sostituire Gerbaudo: occasioni in serie per Lazzari, Fioretti e Zigoni, ma soprattutto i due attaccanti biancazzurri sbagliano altrettante opportunità clamorose per il nuovo vantaggio (l’attaccante ex Milan, tutto solo, si fa respingere da Lanni un destro da distanza ravvicinata).
Girandola di sostituzioni tra le due squadre: dentro Rovini per Fioretti nella Spal, Perez e Nardini sono i nuovi ingressi nei padroni di casa.
La Spal, rimediato il gol del pareggio, sembra recuperare convinzione nonostante le tante occasioni sprecate: l’unico modo di farsi male possibile è attraverso le proprie mani. Succede al 70°: Perez brucia sullo scatto Silvestri, il centrale in maniera goffa trattiene e stende in area l’attaccante ascolano. Calcio di rigore, cartellino rosso per il difensore, parità numerica ristabilita ed esecuzione impeccabile dello stesso Perez che fa esplodere il “Del Duca” e regala il vantaggio insperato ai padroni di casa.
Beffa atroce, ma Gasparetto e compagni non si perdono d’animo. Rovini ci prova in due circostanze tra l’80° e l’83° e le sue conclusioni su punizione e da centro area sono ‘sporcate’ provvidenzialmente dai difensori ascolani.
La Spal non meriterebbe la sconfitta, nonostante gli errori che la portano ad essere sotto nel risultato: in pieno recupero i biancazzurri sfiorano nuovamente il 2 a 2, prima con una conclusione ravvicinata di Finotto (entrato al posto di Nava) neutralizzata da Lanni, poi con una girata dal limite dell’area di Rovini che colpisce le gambe di un difensore bianconero, spiazzando il portiere dei locali, ma termina clamorosamente la sua corsa sul fondo a pochi centimetri dal palo.
Non succede altro fino al fischio finale: l’Ascoli può festeggiare una vittoria insperata per quanto accaduto soprattuto nei primi 45′. Merito di una Spal tenace, coraggiosa e mai doma al cospetto della capolista. La migliore prestazione della stagione, che avrebbe certamente meritato almeno il pareggio al “Del Duca”.
A pesare come un macigno sul risultato finale dei biancazzurri ci sono però il fatto di aver gettato ‘alle ortiche’ il doppio vantaggio – numerico e di risultato – per due disattenzioni, puntalmente punite dai padroni di casa ed, allo stesso tempo, non essere riusciti a concretizzare il quantitativo di occasioni da rete create.
Sabato prossimo la Spal dovrà fare tesoro di quanto accaduto nelle Marche per riuscire a fare un risultato sul campo, altrettanto non facile, della Lucchese. Mercoledì pomeriggio, intanto, l’occasione immediata per riscattare la delusione del “Del Duca”: al Mazza i biancazzurri affronteranno il Como nelle semifinali di andata della Coppa di Lega Pro.
Così Semplici nel dopo gara: «Peccato, davvero peccato. La squadra ha fatto una grande partita, bella sotto tanti punti vista: prestazione, carattere, qualità nelle giocate. Non posso rimproverare nulla ai ragazzi, se non qualche errore che ci è costato caro. In alcuni frangenti dobbiamo diventare più bravi, più ‘cattivi’, più esperti. E purtroppo per crescere si passa anche davanti a partite che è ingiusto perdere come quella odierna. Il pareggio sarebbe stato un risultato stretto, figuriamoci la sconfitta. Da una parte il rammarico per il risultato, dall’altra la consapevolezza di aver messo in difficoltà la squadra probabilmente più forte del campionato, sul suo campo. Certo, possiamo migliorare su tanti aspetti: l’attenzione, alcune situazioni di non possesso palla, il concretizzare le occasioni: ma oggi i ragazzi devono essere contenti ed orgogliosi della loro prova e sono certo che con questo atteggiamento da qui a fine torneo ci potremo togliere delle soddisfazioni. Il rigore? Errore nostro concedere l’uno contro uno in quel momento della partita, poi sul contatto l’arbitro ha visto così ed è inutile recriminare. Ora recuperiamo energie fisiche e soprattutto mentali, e cercheremo di riscattarci con tanta rabbia già mercoledì in Coppa».
Il tabellino della gara con i voti:
Ascoli-SPAL 2-1
Ascoli: Lanni, Avogadri (22’ st Nardini), Dell’Orco, Altobelli, Mori (31’ st Cinaglia), Pelagatti, Mustacchio, Addae, Altinier (22’ st Perez), Grassi, Carpani. A disp.: Ragni, Pirrone, Berrettoni, Gualdi. All.: Petrone
SPAL: Albertoni 6, Lazzari 7, Silvestri 4, Capece 7, Gasparetto 6,5, Cottafava 6, Nava 6,5 (36’ st Finotto NG), Gerbaudo 6 (13’ st Landi 5,5), Fioretti 6 (25’ st Rovini 6,5), Di Quinzio 7, Zigoni 5,5. A disp.: Ranieri, Aldrovandi, Bellemo, Giani. All.: Semplici 6,5
Arbitro: Proietti di Terni 5,5
Marcatori: 21’ pt Fioretti, 9’ st Altinier, 28’ st rig. Perez
Note: spettatori 6000 circa. Ammoniti: Gerbaudo, Perez, Dell’Orco, Landi, Nardini, Rovini. Espulsi: Addae al 30’ pt per testata ai danni di Fioretti; Silvestri al 27’ st per fallo da ultimo uomo. Angoli: 0-5. Recupero: 1’ pt; 4’ st