Lettere al Direttore
31 Gennaio 2015

Colombi e problemi sanitari, un falso problema

di Redazione | 3 min

Gentili signori

abbiamo letto dell’intenzione dell’Amministrazione comunale di catturare e poi “sterilizzare” e abbattere i colombi sul tetto dell’ospedale di Cona.

Le dichiarazioni che i piccioni rappresentino grossi problemi sanitari e un eccellente veicolo di infezioni e malattie denotano la gigantesca approssimazione con cui si giudica la biologia dell’animale, l’esagerazione utile per fomentare l’allarmismo insensato considerato che i principali studiosi dei colombi come Daniel Haag-Wackernagel e H. Moch dell’Università di Basilea affermano “il colombo che vive nei centri urbani non è pericoloso per la salute” e il prof. Tolari (Dipartimento di Patologia animale Università di Pisa – vedi atti del convegno di Venezia 23 maggio 2009) che ha preso in esame tutti i casi di contagio da piccione ad essere umano fino ad oggi riscontrati a livello mondiale, dimostra, dati scientifici alla mano, che “il rischio di contrarre una qualsiasi malattia dai piccioni è inferiore ai rischi che si corrono salendo a bordo di un qualunque autobus in ora di punta”. Consultare anche il link della biologa Fosca De Vita http://it.scribd.com/doc/206412985/COLOMBI-DI-CITTA-QUALI-MALATTIE

Essendo i colombi animali selvatici la cui soppressione è vietata dalla legge 157/92, per il controllo demografico occorre dare la precedenza ai metodi ecologici anche perchè i colombi sono regolati dalla legge biologica della capacità portante, ovvero si riproducono in base alla disponibilità di cibo e di luoghi per nidificare offerti dal territorio. E’ stato dimostrato negli anni passati da città come Basilea e Barcellona (dopo l’uccisione di migliaia di colombi) che ogni posto lasciato vuoto viene prontamente occupato per immigrazione, maggiore natalità e minore mortalità naturale. Quindi la soppressione diventa inutile e uno spreco di denaro pubblico.

Facciamo inoltre presente che le ordinanze di abbattimento, ove sia stato fatto ricorso al TAR, sono state tutte rigettate e quindi annullate. I presupposti su cui si basano tali frettolosi documenti, comuni a varie amministrazioni italiane, sono spesso superficiali, inconsistenti e assolutamente illegali.

Non crediamo alla prospettata “sterilizzazione” in quanto è difficile riconoscere il maschio dalla femmina. Problema affrontato a Firenze molti anni fa.
Inoltre sterilizzare un colombo chirurgicamente è operazione assai complicata e costosa.

Sappiamo dal titolare dell’Associazione Aquila incaricata dell’operazione di “sterilizzazione” dei piccioni sani e della soppressione dei malati che quest’ultima avverrà sia tramite gas (orrenda memoria) che con la brutalità della dislocazione cervicale (rottura del collo).

E’ risaputo ormai che, per rendere accettabile l’uccisione dei colombi ai cittadini che rifiutano la violenza contro gli animali, le Amministrazioni si preoccupino di addebitare a questi uccelli tutti i mali possibili e immaginabili.

In realtà sui piccioni continua imperterrita a gravare una retorica difficile da estirpare. Nonostante questi ucccelli vivano intorno a noi sono ancora degli sconosciuti.
E’ consentita l’ignoranza dei cittadini ma non quella delle Amministrazioni.

Ci auguriamo una riflessione.

Mariangela Corrieri
Presidente Associazione Gabbie Vuote Firenze

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