Comacchio
30 Gennaio 2015
Dopo l'infortunio sul lavoro di un dipendente la Medicina del Lavoro contestò alla partecipata le procedure in vigore

Stricchi a processo per le misure di sicurezza del Cadf

di Redazione | 2 min
Silvio Stricchi, direttore generale del Cadf

Silvio Stricchi, direttore generale del Cadf

Comacchio. Il direttore generale del Cadf Silvio Stricchi a processo per violazione delle norme di sicurezza. Un’inchiesta nata dopo l’infortunio sul lavoro di un dipendente comacchiese della società degli acquedotti del Basso Ferrarese, avvenuto nell’aprile del 2011, che portò la Medicina del Lavoro a contestare al Cadf alcune procedure che, secondo gli ispettori, non garantirebbero la sicurezza dei lavoratori.

A doverne rispondere, nel caso il tribunale riconosca la correttezza delle accuse, è quindi Stricchi, direttore e rappresentante legale della società partecipata e difeso dall’avvocato Lorenzo Valgimigli. E il nodo dell’inchiesta verte attorno alle misure di sicurezza del Cadf in vigore durante le opere di perforazione nei cantieri. Durante l’incidente dell’aprile 2011 infatti un giovane lavoratore subì un’ustione a causa di un’improvvisa fiammata dal sottosuolo, proveniente da una tubatura di metano inavvertitamente danneggiata durante l’inserimento dall’esterno della nuova conduttura.

L’incidente diede modo agli ispettori di valutare le procedure di sicurezza, che secondo la Medicina del Lavoro presenterebbero alcune mancanze. Le misure adottate sono infatti quelle utilizzate per gli scavi a cielo aperto, mentre il documento di valutazione dei rischi non si sofferma sui lavori di perforazione in cui i tecnici lavorano con tubature e condotti interrati. Sarà il tribunale di Ferrara, nel corso delle prossime udienze, a stabilire se dietro questa contestazione ci sia semplicemente un ‘cavillo’ burocratico o se le procedure di sicurezza del Cadf comportino realmente dei rischi per i dipendenti.

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